Il caso

Scatta la rivoluzione viaria

Cantiere delle nuove Officine FFS di Castione: da lunedì 28 agosto «cambierà» la strada che dal cavalcavia sulla Cantonale scende in zona industriale, fino all’altezza della centrale della Coop – Nel frattempo un altro abitante ha lasciato la sua casa: «Dispiace, ma era inevitabile»
Il nuovo collegamento in primo piano. © CdT/Gabriele Putzu
Alan Del Don
14.08.2023 06:00

Una (piccola) rivoluzione nella (grandissima) rivoluzione. A Castione da lunedì 28 agosto cambierà - provvisoriamente - la viabilità su via Industria a seguito del cantiere per la realizzazione delle Officine FFS da 580,5 milioni di franchi. L’attuale strada che, superato il cavalcavia alla fine del paese (in direzione nord) transitava da via Galletto, verrà dismessa per consentire ai lavori preliminari di entrare nella fase cruciale. Quella che porterà, a fine novembre-inizio dicembre, alla simbolica posa della prima pietra del moderno stabilimento industriale che darà lavoro ad almeno 400 collaboratori e ad un’ottantina di apprendisti.

Da quel momento partiranno le opere vere e proprie; gli interventi si concluderanno nel dicembre 2026 con l’inaugurazione dell’innovativo impianto. Il nuovo collegamento che entrerà in funzione, come detto, a fine mese, praticamente subito dopo il cavalcavia «taglierà» davanti allo stabile amministrativo della Mancini & Marti e Otto Scerri per arrivare, dopo aver superato la Spaeter Ticino, fin quasi alla centrale di distribuzione della Coop che si trova alla fine della zona industriale.

Finora pochissimi disagi

La strada «viaggerà», per intenderci, a ridosso del fiume (seppur distante) rispetto a quella attuale che «corre» invece accanto ai binari. «Tutti i lavori sono organizzati e gestiti da FFS nell’ambito del progetto di edificazione del Nuovo stabilimento industriale ferroviario, che rimane responsabile fino al termine delle opere. Vi chiediamo di porre la massima attenzione alla segnaletica di cantiere», è la comunicazione del Municipio di Arbedo-Castione recentemente appesa all’albo comunale. Come in ogni grande progetto che si rispetti, quello della viabilità è un tema che preoccupa sia i committenti sia i residenti.

I lavori preliminari per le future Officine sono cominciati il 2 marzo e finora - stando a quanto abbiamo potuto appurare - non si sono registrati particolari disagi né per gli automobilisti, né per i pedoni e nemmeno per i ciclisti. «La situazione è cambiata rispetto a qualche mese fa, questo è innegabile, anche se va detto che siamo comunque abituati a veder transitare giornalmente camion e mezzi di cantiere. Va però detto che le Ferrovie stanno lavorando in modo ottimale e, soprattutto, ordinato», ci dice un abitante.

Addio alle abitazioni

Uno dei pochi rimasti in quella zona. Dopo l’addio cinque mesi or sono alla propria abitazione - nella quale viveva dal 1980 - dell’87.enne Jacqueline Cattaneo (si veda il CdT del 2 marzo scorso), ad inizio luglio ha lasciato la sua casa pure Damiano Vivacqua, che dal 1998 abitava in via Galletto. E che accanto aveva altresì costruito una stalla con mucche, pecore, cavalli e galline. «Ovviamente dispiace, ma non c’erano alternative. Ho trovato una nuova sistemazione a Cresciano. Da quanto mi è stato detto fra alcuni giorni, per la precisione dopodomani, mercoledì 16 agosto, inizieranno i lavori di demolizione della nostra abitazione. Sarà un giorno un po’ triste...», afferma il 70.enne.

L’intervento delle ruspe rientra nella preparazione del cantiere tout court che si aprirà in dicembre. Fino a questo momento (e si proseguirà nelle prossime settimane, laddove gli accorgimenti non fossero ancora conclusi) si è trattato di preparare la logistica con la posa degli uffici provvisori e la viabilità temporanea, di demolire alcuni edifici e di procedere a delle misure di tecnica ferroviaria, tra cui la posa di scambi provvisori e l’edificazione di muri di sostegno lungo la linea ferroviaria per permettere l’adeguamento della linea.

Berna e le opposizioni

Parallelamente, come anticipato dal CdT il 24 giugno, l’Ufficio federale dei trasporti deve esprimersi sulle due nuove opposizioni inoltrate contro la seconda pubblicazione dei piani. L’iter si concluderà in autunno.

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