Il caso

Agno, quegli 80 mila franchi sotto la lente degli inquirenti

Proseguono le indagini per far luce sul fatto di sangue e su cosa ha scatenato la lite tra padre e figlio – Da chiarire che cosa ne è stato del denaro: è stato rubato? – Presentata l'istanza di carcerazione
©Gabriele Putzu

Continua il lavoro degli inquirenti per chiarire le motivazioni dietro al fatto di sangue di Agno di domenica. L’inchiesta affidata alla procuratrice pubblica Margherita Lanzillo dovrà in particolare chiarire che cosa ha spinto il 49.enne di Rovio ad aprire il fuoco e ferire gravemente il figlio 22.enne. Di tensioni tra i due ce ne sono state diverse in passato e una delle piste battute dagli inquirenti è legata al consumo di stupefacenti. Ma non è la sola.

Tensioni per i soldi?

Stando a nostre informazioni, gli investigatori si stanno però anche concentrando su un’ingente somma di denaro, inizialmente nelle disponibilità di una famigliare. Parliamo di 80 mila franchi: l’inchiesta dovrà stabilire che cosa ne è stato e quale ruolo abbiano avuto nella vicenda. Per ora non si esclude nessuna ipotesi, tra cui quella del furto. Sembrerebbe infatti che il padre abbia accusato il figlio di averli sottratti. Quest’ultimo però deve ancora essere interrogato: finora le sue condizione di salute non l’hanno permesso. Potrebbe quindi essere proprio questo il motivo del diverbio fra i due, poi sfociato nella sparatoria. Stando a laRegione, mercoledì scorso la parente avrebbe sporto denuncia al Ministero pubblico, lamentando la sparizione del denaro.

Un fucile di piccolo calibro

Gli inquirenti dovranno in ogni caso ripercorrere quanto accaduto al momento degli spari in zona stazione FLP. Testimoni hanno affermato di aver sentito due colpi d’arma da fuoco. Il padre ha affermato di aver sparato per errore. Insomma, non avrebbe avuto l’intenzione di colpire figlio ma solo di spaventarlo. L’arma utilizzata sarebbe un fucile Flobert calibro .22 al quale era stata accorciata la canna (e che gli inquirenti hanno ritrovato lunedì pomeriggio lungo il tragitto che da Agno porta a Rovio). Il Flobert è un fucile di piccolo calibro a colpo singolo, di modesta potenza e gittata relativamente ridotta. Per sparare occorre ricaricarlo manualmente tirando la leva d’armamento dopo ogni colpo. Rientra nelle categorie delle armi soggette a dichiarazione e per questo è più facile da ottenere (basta un contratto di vendita) rispetto a una pistola, un fucile semiautomatico o un fucile a pompa, per i quali è necessaria un’autorizzazione cantonale.

Arresto da convalidare

Intanto, questo pomeriggio la procuratrice pubblica titolare dell’inchiesta ha presentato istanza di carcerazione all’Ufficio del giudice dei provvedimenti coercitivi, che ha ora 48 di tempo per confermare o meno l’arresto del 49.enne.

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