Mendrisiotto

Altri 250 posti a Pasture: la decisione della SEM che fa stizzire Balerna e Novazzano

Cambio di programma della Confederazione, che intende aumentare i letti per richiedenti l’asilo – Luca Pagani: «Dispiace che stia succedendo proprio quello che volevamo evitare e prevenire» – Sergio Bernasconi: «La situazione è difficilmente tollerabile, il rischio è che si installi un ulteriore dormitorio»
© FRANCESCA AGOSTA
Lidia Travaini
28.07.2023 17:25

È una notizia potenzialmente destinata a creare ulteriori discussioni quella resa nota nelle scorse ore congiuntamente dai Municipi di Balerna e di Novazzano. Una notizia che – è quasi difficile crederlo – tuttavia non è «fresca»: è infatti stata comunicata già lo scorso 21 aprile ai Comuni interessati dalla Segreteria di Stato della migrazione (SEM), ma finora non era trapelata. Malgrado il tema sia caldo e la questione dei posti letto destinati ai richiedenti l’asilo nel Basso Mendrisiotto all’ordine del giorno da settimane. Cosa è stato comunicato da Berna? «Abbiamo appreso con sorpresa – si legge in due scritti quasi identici partiti da Balerna e Novazzano in maggio, ma condivisi con i media solo ora – dell’intenzione di rinunciare a realizzare l’edificio amministrativo e di creare ulteriori 250 posti di alloggio temporaneo nello stabile Pasture».

Detto in altre parole, c’è ancora posta per Berna. Il tema è sempre quello dei richiedenti l’asilo e questa volta la destinataria della lettera partita dal Ticino è la Segretaria di Stato della migrazione Christine Schraner Burgener. Il contenuto è chiaro: i due Esecutivi sono contrari al cambio di programma della SEM che riguarda l’aumento dei posti letto per Pasture. Nello specifico, la SEM ha comunicato che quando il nuovo Centro federale d’asilo (CFA) in costruzione nel comparto sarà ultimato, la struttura attuale non sarà trasformata in stabile amministrativo come previsto in un primo momento, ma continuerà anche a svolgere la funzione di accoglienza, garantendo 250 ulteriori posti letto per i richiedenti l’asilo. Posti che si sommeranno ai 350 che saranno creati nel nuovo CFA (che dovrebbe essere inaugurato la prossima primavera). «Il numero massimo di 350 posti ci era stato in tutti i modi assicurato, addirittura direttamente dalla Consigliera federale Simonetta Sommaruga – si prosegue –. Al di là del mantenimento delle dovute proporzioni rispetto al territorio, riteniamo che il comparto di Pasture sia in ogni caso inadeguato per accogliere un così elevato numero di persone, non da ultimo a causa di adeguati spazi esterni». La conclusione è chiara: «Riteniamo pertanto che vada ricercata un’altra ubicazione per la creazione di alloggi temporanei».

Attualmente i posti letto per richiedenti l’asilo a disposizione nel Mendrisiotto sono 654, distribuiti tra il CFA di via Motta 1 (134), il CFA di Pasture (220) e gli alloggi di emergenza in via Motta 7-11 (240, il cosiddetto Punto di affluenza PAF). Una volta ultimato il nuovo CFA di Pasture l’intenzione è di chiudere via Motta creando 350 posti nella stessa struttura. A questi, si apprende ora, si prevede di affiancarne 250 (temporanei) nel CFA finora considerato provvisorio di Pasture, invece di ritrasformarlo in struttura interamente amministrativa. A questo argomento è dedicata l’ultima considerazione della lettera: «Il Municipio non concorda infine con la rinuncia alla realizzazione degli uffici amministrativi, che ritiene importanti anche nell’ottica della creazione di numerosi e qualificati posti di lavoro per la popolazione locale, così come a suo tempo promesso».

Per gestire l’aumento dei richiedenti l’asilo occorre una solidarietà diversa all’interno della Regione d’asilo di cui facciamo parte, che comprende tutto il Ticino e la Svizzera centrale, e occorre anche un’accoglienza migliorata
Luca Pagani, sindaco di Balerna

Le prime reazioni

«Dispiace che stia succedendo proprio quello che volevamo evitare e prevenire – il sindaco di Balerna Luca Pagani spiega così la posizione del suo Municipio –. Per gestire l’aumento dei richiedenti l’asilo occorre una solidarietà diversa all’interno della Regione d’asilo di cui facciamo parte, che comprende tutto il Ticino e la Svizzera centrale, e occorre anche un’accoglienza migliorata». Pagani si riferisce al fatto che Berna in passato abbia assicurato più volte che il numero di 350 posti letto non sarebbe mai stato superato: «Riteniamo che la situazione non vada bene nemmeno ora, non vogliamo che il numero di migranti sia sproporzionato per il territorio che li ospita e che gli stessi vengano gestiti in modo non ottimale creando poi tensioni con la popolazione». Non poteva che essere dello stesso avviso anche il sindaco di Novazzano Sergio Bernasconi: «La situazione è difficilmente tollerabile – non nasconde –. Il rischio, ora, è che si installi un ulteriore dormitorio, una soluzione di comodo per la SEM. Ma non si può sempre e solo considerare quale soluzione il Basso Mendrisiotto». Anche perché – sottolinea Bernasconi – le parti coinvolte «sembravano essere concordi nel non caricare ulteriormente la nostra regione». Inoltre, ravvisa il nostro interlocutore, «anche le forze dell’ordine sono messe sotto pressione. La situazione è molto delicata, bisogna capirlo. Per questo motivo comprendo e condivido le preoccupazioni che ha esternato Chiasso, sono più che giustificate».

Alla lettera di Balerna e Novazzano per ora la SEM ha risposto solo in modo interlocutorio, assicurando che sta approfondendo la questione.

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