Altri commerci e residenze, ma la «rete viaria reggerà»
Corrono oramai su un binario parallelo Castione ed il traffico. Il notevole sviluppo edilizio registrato negli ultimi decenni nel quartiere è spesso finito sotto i riflettori da parte, principalmente, dell’Associazione per il miglioramento ambientale (Amica). L’insediamento di supermercati ed altre attività ha - oggettivamente - portato ad un considerevole aumento del transito lungo le arterie principali. Vale a dire le vie San Gottardo, Cantonale, Corogna e Stazione. Proprio l’area a ridosso del nodo ferroviario - come abbiamo anticipato sabato scorso - nei prossimi 2-3 anni sarà oggetto di un importante processo di valorizzazione che sfocerà nella realizzazione di edifici con contenuti misti in due distinte iniziative imprenditoriali. È dunque ghiotta l’occasione per gettare uno sguardo alla situazione attuale, ovvio, ma in particolare a quella in prospettiva.
L’arteria più sollecitata
Lo facciamo prendendo come base la documentazione allegata alla domanda di costruzione del quartiere da 29 milioni di franchi caratterizzato da residenze (una sessantina, in totale, gli appartamenti), spazi amministrativi e commerci nonché una sala riunioni ed una piazza. L’asse più sollecitato è via San Gottardo che - rispetto al progetto «ArCa» dell’architetto Marco Giussani - risulta in pratica di fronte agli edifici a destinazione pubblico-amministrativa. È stato considerato il Traffico giornaliero medio (TGM) prima e dopo la rotatoria che - per chi conosce la zona - si trova all’altezza del negozio Denner e della stazione di servizio City Carburoil. Facendo una media dei due dati nel 2016 (è l’anno considerato dalla perizia fonica) la strada è stata percorsa al dì da poco meno di 15.100 veicoli. Nell’orizzonte 2036 il numero è destinato a salire a 18.400 circa. Le emissioni foniche dovrebbero sostanzialmente rimanere invariate, con un lieve incremento la notte. La strada cantonale in via San Gottardo «mostra superamenti dei valori limite per le immissioni sia allo stato attuale che in quello futuro in quanto diversi edifici si trovano quasi a bordo strada».
I movimenti giornalieri
Secondo i calcoli degli esperti il TGM rimarrà identico in via Stazione (circa 1.150 veicoli al giorno), mentre nei prossimi dodici anni aumenterà in via Corogna (da 8.129 a 9.919). Che è l’arteria che transita davanti ai supermercati Migros e Denner e che funge da collegamento fra la via Cantonale e la rotonda di cui abbiamo accennato. «Sulla base di quanto indicato dal promotore/progettista con l’attuazione del progetto verranno dismesse alcune attività oggi presenti sul sedime, in modo particolare la ditta di materiali da costruzione» che oggi genera un traffico giornaliero di una settantina di veicoli. E in prospettiva? I movimenti giornalieri conseguenti alla realizzazione del complesso denominato «ArCa» saranno 270, 135 entrate ed altrettante uscite. Di cui 82 nell’ora di punta, individuata tra le 17 e le 18. Il maggior carico è pari pertanto a 204 mezzi. «Lungo i segmenti di strada cantonale e laterali verso le strade di servizio non si prevedono particolari disagi alla circolazione, in quanto gli incrementi di traffico prospettati sono contenuti rispetto al traffico attuale. Tuttavia si ritiene comunque opportuno effettuare una verifica di capacità della rotonda ‘Stazione’ al nodo via Stazione-via San Gottardo», si precisa nella dettagliata perizia.
La rotatoria sotto la lente
Ebbene, dall’analisi emerge che - su una scala da A a F - la rotatoria presenta un livello di servizio A, quindi molto buono. Una valutazione che è assegnata «a tutte le diramazioni della rotonda ‘Stazione’». La perizia del traffico condotta dallo Studio d’ingegneria Francesco Allievi di Ascona - a cui spesso l’ente pubblico e non solo commissiona delle «radiografie» - conclude sottolineando che «la funzionalità del nodo, e più in generale della rete viaria adiacente, è garantita in futuro considerando l’indotto dei contenuti del progetto ‘ArCa’». Anche il numero di parcheggi (158, di cui 144 coperti, più altri 14 per i motoveicoli) è ritenuto adeguato. Sono pertanto giudicate «pertinenti» le scelte progettuali relative «alla conferma del fabbisogno di posteggi come pure sostenibile l’impatto generato sulla rete veicolare adiacente».