Finanze

Bioggio si rassegna e alza il moltiplicatore

Confrontato con un disavanzo d’esercizio di circa cinque milioni figlio delle sottovenienze d’imposta da restituire a Kering, il Comune intende rivedere l’imposizione fiscale - Il Municipio propone un aumento di otto punti percentuali, dal 57 al 65 percento
© CdT/Gabriele Putzu
Nico Nonella
31.05.2023 06:00

Poteva andare peggio, certo, ma gli effetti del «caso Kering», a Bioggio, continuano a farsi sentire. Qualche settimana fa il Comune aveva pubblicato il Consuntivo 2022 che si era chiuso con un disavanzo di esercizio di circa 5 milioni di franchi, fortemente influenzato dalla sottovenienza fiscale a favore di Kering, ossia la restituzione di 1,7 milioni al colosso della moda che ha portato a rivalutare anche i gettiti del 2016, 2017, 2018 e 2019. Ebbene, negli scorsi giorni l’Esecutivo ha approvato il messaggio per determinare il moltiplicatore d’imposta per il 2023 e, come prevedibile, lo stesso prevede un aumento. Per l’esattezza di 8 punti percentuali: dall’attuale 57 percento si passerà – se il Consiglio comunale darà il suo assenso – al 65 percento. E, come detto, poteva andare anche peggio visto che sul tavolo, ad aprile, vi era un moltiplicatore aritmetico che ammontava al 73,52 percento.

Ricalcoli e ricorsi

Il messaggio municipale sul quale dovrà esprimersi il Consiglio comunale il prossimo 27 giugno non è che l’ultimo capitolo di una vicenda iniziata con la riorganizzazione del colosso della moda in Ticino dopo le accuse di aver frodato il fisco italiano e quello francese facendo figurare molti più utili del dovuto nel nostro cantone. Di qui il ricalcolo dei contributi fiscali versati negli anni passati da Kering in terra elvetica. Ricalcolo che per tre Comuni del Luganese (Bioggio, Vezia e Cadempino) si era tradotto in delle sottovenienze. A Bioggio il «caso Kering», ne avevamo riferito negli scorsi mesi, era diventato anche politico e il Preventivo 2023 era addirittura stato oggetto di un ricorso, tuttora pendente, al Consiglio di Stato. Tornando al moltiplicatore, lo scorso dicembre, il Consiglio comunale aveva deciso di rinviare la decisione sul suo ammontare e ora, alla luce di un Consuntivo con un disavanzo d’esercizio nettamente superiore a quanto preventivato (dovuto, citiamo, «a fattori imponderabili e molto sfavorevoli sul fronte degli introiti fiscali, soprattutto provenienti da un certo settore delle nostre persone giuridiche»), il Municipio ha messo sul tavolo una proposta di aumento al 65 percento.

Da «meno» a «più»

Con questo ricalcolo, il gettito fiscale delle persone fisiche ammonterà a 5,46 milioni e quello delle persone giuridiche a 3,38 milioni di franchi, a fronte dei 4,8 e 3 milioni preventivati con il moltiplicatore al 57 percento. Nella nuova versione del Preventivo 2023, il risultato d’esercizio passerebbe quindi da un disavanzo di 1,15 milioni a un +39.350 franchi, mentre l’autofinanziamento passerebbe da -513.811 a +526.250 franchi. «Anche se già più volte affermato, ma ancor più per quest’ultimo periodo toccato da due pandemie e dalla guerra tra Ucraina e Russia, riteniamo necessario precisare come la definizione del gettito d’imposta risulti un’operazione indiscutibilmente complessa e con incognite, che solo mediamente 3 anni dopo possono essere sciolte a seguito della notifica di una sufficiente quota di partite fiscali, che permettono la definitiva quantificazione del gettito», scrive il Municipio. «Per migliorare questo fondamentale aspetto si sono allacciati e si stanno consolidando dei contatti con l’Amministrazione cantonale delle contribuzioni, per verificare la possibilità e la modalità di trasmissione al Comune di dati determinanti su contribuenti, con una significativa soglia di reddito soprattutto per le giuridiche a cui non è ancora stata notificata l’imposta a chiusura della procedura di accertamento. Questa procedura ci permetterebbe di conoscere, già nell’anno successivo alla dichiarazione fiscale, una quota ben più significativa di imponibili fiscali, così da poter procedere ad una più puntuale valutazione del gettito, potendo così tener conto quasi in tempo reale delle eventuali fluttuazioni economiche particolari o eccezionali». In ogni caso, questo percorso è appena iniziato e «la proposta di adeguamento di otto punti verso l’alto del moltiplicatore politico è un passo inevitabile ed è parte integrante delle prime misure implementate per la logica correzione del Preventivo 2023, che precedono le ulteriori misure strutturali che dovranno essere messe in atto a partire dal Preventivo 2024».

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