Aggregazioni

Bodio dice sì alla fusione

Dopo Giornico, anche il Municipio dell'altro Comune bassoleventinese approva in modo unanime il matrimonio - Si riparte dunque da zero dopo la bocciatura di "Sassi Grossi"
© CdT/Chiara Zocchetti
Alan Del Don
04.10.2022 10:55

E due. Les jeux sont faits. Almeno sulla carta. Dopo il Municipio di Giornico, anche quello di Bodio ha detto sì al progetto aggregativo in bassa Leventina. Come appreso dal Corriere del Ticino, lo ha fatto ieri sera, all’unanimità, e in seguito ha informato il Legislativo riunito in seduta straordinaria. C’erano pochi dubbi, considerando che l’Esecutivo guidato dal sindaco Stefano Imelli è stato fin dall’inizio in prima fila nel sostenere il matrimonio a quattro con Pollegio e Personico (“Sassi Grossi” è stato bocciato alle urne il 13 febbraio scorso) e, in seguito, quello dimezzato.

Con cognizione di causa

Prima di dire sì, il consesso ha voluto avere fra le mani tutte le informazioni e i dati necessari per prendere una decisione con cognizione di causa. E, alla fine, il Municipio si è ulteriormente convinto della bontà della fusione, ritenuto un passo indispensabile per far decollare una regione che ai tempi dell’ex Monteforno aveva raggiunto l’apice. Negli ultimi decenni la bassa Leventina è stata confrontata, come moltissime zone periferiche, con un calo demografico importante. L’unione con Giornico (il cui Esecutivo ha detto sì il 17 agosto) consentirà di dar vita ad un paese che avrà nella zona industriale il suo atout principale unitamente alla storia e alla cultura di cui è ricco il comprensorio. "Da una parte abbiamo tenuto conto del risultato chiaro scaturito dalle urne per quanto riguarda Bodio. La popolazione aveva approvato l'unione a quattro con l'80,91% di sì. E, secondariamente, con la decisione presa ieri si potrà avere fra le mani un documento, una road map, che consentirà al Legislativo prima e ai cittadini in seguito di decidere il destino della fusione a due", afferma il sindaco Stefano Imelli, interpellato dal CdT.

I prossimi passi

Quali i prossimi passi? In primo luogo andrà presentata formale istanza di aggregazione al Consiglio di Stato. Dopodiché verrà creata la commissione di studio incaricata di elaborare il rapporto inerente il progetto aggregativo ed organizzate le serate informative. Difficile che si riesca ad eleggere i primi organi del neonato Comune in occasione del rinnovo dei poteri del 2024. I tempi stringono. Anche perché prima dovrà essere indetta la votazione consultiva.

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