Caso WIP Finance, la Finma ha bloccato dei soldi

Sono diciotto le misure superprovvisionali decise dalla Finma nei confronti della società di gestione patrimoniale di Paradiso WIP Finance. Una di esse era nota - la nomina dell’avvocato Francesco Naef quale incaricato dell’inchiesta - mentre le altre erano finora in gran parte sconosciute. Abbiamo provato a saperne di più consultando la documentazione depositata dalla Finma presso l’Ufficio cantonale del registro di commercio e qualcosa abbiamo in effetti appreso, benché praticamente tutta la documentazione sia stata consegnata «pecettata» dalla Finma stessa, con buona probabilità per esigenze d’inchiesta (abbiamo chiesto delucidazioni al riguardo, senza ottenere risposta al momento di andare in stampa).
L’intricata vicenda
Prima, però, un po’ di contesto. Se parliamo di WIP Finance è perché la società stava per acquistare la quota di maggioranza di Visibilia, la società editrice della ministra italiana del Turismo Daniela Santanché. Si tratta di un’operazione molto chiacchierata in Italia, sia perché la politica di Fratelli d’Italia deve rispondere penalmente di alcune condotte legate proprio a Visibilia, sia perché la cifra d’acquisto appare di primo acchito bassa: Santanché aveva pagato la sua partecipazione 4,5 milioni di euro e ora la sta rivendendo a 2,7. O meglio, la stava, perché l’intervento della Finma ha fatto saltare l’operazione. Finma che è intervenuta sulla WIP Finance proprio in virtù del prospettato acquisto di Visibilia. La cosa, che pareva scontata, è stata confermata negli scorsi giorni alla RSI dall’azionista di minoranza di Visibilia, che ha affermato di essere stato lui ad allertare l’Autorità svizzera di vigilanza. Avrebbe anche fatto un esposto al Ministero pubblico per riciclaggio. Al contempo due ex soci della WIP Finance avrebbero denunciato per truffa e in subordine amministrazione infedele e/o appropriazione indebita la presidente del CdA di WIP Finance, una fiduciaria, affermando di essere stati «spoliati delle loro azioni contro la propria volontà». La presidente, nelle scorse settimane, aveva per contro riferito a tio.ch che «tutti i passi sono stati fatti nel rispetto delle regole». Da noi contattato, il Ministero pubblico non aveva rilasciato informazioni sulla fattispecie.
Dettagli che emergono dal nero
Detto ciò, torniamo alle diciotto decisioni della Finma, come detto in grandissima parte censurate. Non è dunque possibile dire quasi nulla al riguardo, ma qualche dettaglio emerge, perché nelle (poche) parti leggibili viene illustrato su cosa esse vertono. Si apprende così che, oltre a nominare l’incaricato dell’inchiesta, la Finma ha anche vietato alla WIP Finance di accettare nuovi fondi. Ha inoltre ordinato un «blocco di valori patrimoniali». Ne consegue che le «pecettature» nascondono la concretizzazione di questi ultimi due punti. D’altronde in questa vicenda il grande punto di domanda è la vera identità di chi vuole investire in Visibilia. Finora si è palesato un imprenditore abruzzese che ha detto di aver agito quale procacciatore d’affari per WIP Finance per quanto riguarda Visibilia e l’acquisto del Chieti Football Club, un’altra operazione piuttosto chiacchierata. All’imprenditore il Tribunale di Milano ha sequestrato 39 milioni di euro nell’ambito di un’indagine per una presunta frode fiscale. L’uomo in anni recenti si sarebbe appoggiato anche a una società fiduciaria di Val Mara per gestire i suoi affari e, stando a quanto riferito alla trasmissione italiana Report dall’amministratore unico di questa società, un ticinese, da essa sarebbero partiti 100.000 franchi nell’estate del 2024 verso la WIP Finance «per avviare l’attività» di quest’ultima. WIP Finance che sarebbe inoltre nelle intenzioni dovuta diventare l’azionista di maggioranza della holding dell’abruzzese al posto della SA di Val Mara.
Le vicende societarie
Quanto alla denuncia dei precedenti azionisti di WIP Finance (che esiste da oltre un decennio) alla presidente, fra i giustificativi depositati all’Ufficio del registro di commercio si apprende che una denunciate era entrata in società nell’estate del 2023 contestualmente a un aumento di capitale e alla decisione di tramutare la WIP Finance in una società di gestione patrimoniale conformemente alla Legge federale sugli istituti finanziari (è da allora che sottostà all’autorità della Finma). Nomina che era poi stata revocata nell’estate del 2024 «con effetto immediato» in un’assemblea alla presenza «dell’intero capitale azionario». Non è però chiaro dai giustificativi pubblici se la denunciante abbia partecipato a quella riunione.
Procedimento di enforcement
In tutto questo, la nomina di un «incaricato dell’inchiesta», è fra le più incisive che la Finma può adottare nell’esercitare la sua autorità di vigilanza. Come spiegatoci dalla Finma stessa, con riferimento in generale alla procedura, «non appena riceviamo indicazioni su possibili violazioni del diritto svizzero in materia di mercati finanziari, le seguiamo sistematicamente e, se necessario, adottiamo le misure necessarie. Analizziamo i casi segnalati dagli organismi di vigilanza e decidiamo come procedere. Prima di avviare un procedimento di enforcement dobbiamo, tra l'altro, svolgere indagini preliminari per stabilire se vi sia il sospetto di gravi violazioni». In questo senso il compito dell’incaricato dell’inchiesta è «attuare le misure di vigilanza ordinate dalla Finma». Cioè i 18 punti in gran parte «pecettati» di cui abbiamo detto.