Aviazione

C’è un «top gun» ticinese nella pattuglia acrobatica

A colloquio con il capitano Sandro «Yuri» Chinotti appena entrato nel PC-7 TEAM delle Forze aeree svizzere che in questi giorni sta effettuando gli allenamenti sui cieli della regione
© PC-7 TEAM
Mauro Giacometti
11.04.2023 06:00

È da qualche giorno che sui cieli del Locarnese e delle Valli si sentono rombare i motori a elica dei Pilatus PC-7. E ai comandi di uno di questi velivoli c’è anche un «top gun» ticinese appena inserito nella pattuglia acrobatica svizzera che si sta allenando a Sud delle Alpi. È il capitano Sandro “Yuri” Chinotti, 34 anni, da Osogna, da sei anni pilota militare professionista degli F/A-18 Hornet, i caccia più performanti dell’aeronautica svizzera, selezionato recentemente per far parte del PC-7 TEAM, la pattuglia acrobatica che dà lustro alle Forze aeree rossocrociate. «Sono al primo addestramento con il PC-7 TEAM, ma le sensazioni sono ottime. Questi aerei li conosco bene, visto che ho fatto la mia formazione con i PC-7 e attualmente sono anche istruttore militare su questi velivoli. Chiaramente per il volo acrobatico devo integrarmi con i colleghi», ci dice.

Quella per decollare verso il cielo e veleggiare nell’aria è una passione nata fin da piccolo per il capitano Chinotti, come in quasi tutti i bambini del resto. «A quattro anni ho avuto la fortuna di essere accompagnato all’interno della cabina di un aereo di linea - racconta - e la visione del cockpit con tutte le lucine e gli strumenti di pilotaggio è stata veramente illuminante. Però il vero e proprio colpo di fulmine per il volo è stato all’Air Show di Ambrì, nel ‘95. Osservare le evoluzioni di tutti quegli aerei, e in particolare l’apparizione del caccia russo Sukhoi, mi ha fatto scattare la scintilla per il volo e in particolare la passione per i jet. Così dopo il liceo ho intrapreso la carriera militare nelle Forze aeree svizzere, iniziando la formazione proprio alla Base aerea di Locarno. Quindi i primi sette mesi di addestramento e l’iscrizione alla facoltà di Scienze dell’aviazione di Winterthur, con l’ottenimento del Bachelor. Poi, sette anni fa, l’entrata nel Corpo di piloti degli F/A-18 e le ore di volo (circa 700 finora), addestramento e missioni, anche all’estero».

Il capitano Sandro "Yuri" Chinotti.
Il capitano Sandro "Yuri" Chinotti.

Allenamento in Ticino

Sportivo, appassionato di montagna, con la Vallemaggia come meta preferita per le sue escursioni, ha un’autentica predilezione per l’astronomia, che coltiva osservando il cielo e le stelle con il suo telescopio. Forse è proprio in onore all’astronauta Gagarin che è stato soprannominato Yuri? «Il nickname non l’ho scelto, ma i miei colleghi, forse ispirandosi all’astronauta russo Gagarin. Lui ha avuto il coraggio di inseguire e raggiungere il proprio sogno nello spazio e anch’io ho realizzato il mio di volare», ci dice mentre si congeda, pronto a decollare per un altro allenamento con la pattuglia svizzera del PC-7 TEAM. Team acrobatico che giovedì 13 e 14 aprile sarà visibile dal pubblico dall’aeroporto di Locarno Magadino, dove la pattuglia eseguirà i suoi allenamenti. E allora buon volo e soprattutto «happy landings», capitano Yuri.

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