Il caso

Centro per minori con disagi: c'è chi dice no

Bellinzona, inoltrata almeno un'opposizione contro la struttura terapeutica che sorgerà al posto del parco che si affaccia su via Lugano - Ma probabilmente ne arriveranno altre: il termine scade domani - Ma non Pro Natura e forse nemmeno la STAN
Il parco, sulla destra. © CdT/Gabriele Putzu
Alan Del Don
18.09.2024 12:15

Una di sicuro c’è, come risulta al Corriere del Ticino. Partita stamattina. Ma probabilmente ne arriveranno altre (ma non di Pro Natura, come ci risulta, mentre la Società ticinese per l'arte e la natura fino a questo momento non si è ancora chinata sul dossier, ci è stato spiegato) entro il termine di pubblicazione della domanda di costruzione che scade domani, giovedì. Il progetto riguardante l’Unità di cura integrata per minorenni con disagi psichiatrici previsto a Bellinzona, come abbiamo riferito recentemente dandovi tutti i dettagli, al posto del parco che si affaccia su via Lugano si scontra con, almeno, un’opposizione. Vengono contestate in particolare le dimensioni della struttura voluta dal Cantone (tre piani) che disporrà di 10 posti letto e di altrettanti per l’ospedalizzazione a domicilio e giornaliera e il sacrificio di alcuni alberi (anche piante secolari) nonché il fatto che si teme che da provvisorio il complesso possa risultare, alla fine, definitivo.

Contenuti e cure

La struttura della capitale dovrà essere pronta entro fine 2025. Attualmente i minori che hanno bisogno di cure per problemi legati alla salute mentale sono ricoverati nel minireparto del Servizio di pediatria e psico-pediatria al 14. piano dell’ospedale Civico di Lugano (con un tasso di occupazione dei cinque letti del 100%, e anche oltre). Il nosocomio come noto verrà ristrutturato e quindi va trovata un’alternativa in tempi brevissimi. Il centro terapeutico di Bellinzona offrirà anche, oltre alle prestazioni stazionarie, un’offerta di ospedalizzazione a domicilio (il cosiddetto Home treatment) di 5 posti ed un ospedale di giorno (Day hospital) pure dotato di altrettante camere. Verranno accolti giovani adolescenti con disagi psichiatrici, i quali potranno beneficiare di trattamenti specializzati e mirati alla loro età dispensati da esperti in pedopsichiatria, con l’obiettivo di favorirne il loro percorso evolutivo.

Le piante storiche (e non)

A far storcere il naso a chi mostra il pollice verso al progetto, però, non è tanto il cambio di destinazione del terreno da oltre 5 mila metri quadrati in località «Convento», ma il fatto che delle piante verranno abbattute. «Nelle ultime settimane, da parte del Municipio, vi sono state rassicurazioni che quelle eliminate saranno poche, ma nell’incarto in pubblicazione che ho visionato non si fa nessun riferimento all’argomento. Spero che venga fatta presto chiarezza su questa delicata questione…», ci dice il cittadino che ha inoltrato l’opposizione. Un’«isola ombreggiata», come l’abbiamo definita ad inizio mese, quella nei pressi della chiesa di santa Maria delle Grazie, che molti bellinzonesi (come si evince dai commenti sui social media) vorrebbero salvaguardare. Ne sapremo di più lunedì sera, quando l’Esecutivo risponderà alle interpellanze inoltrate da Michele Egloff (Unità di sinistra).

Correlati