Il caso

Minori con disagi psichiatrici: ecco la struttura per aiutarli

Bellinzona: il complesso voluto dal Cantone sorgerà entro fine 2025 al posto del parco che si affaccia su via Lugano - Disporrà di 10 posti letto e di altrettanti per l’ospedalizzazione a domicilio e giornaliera - Il fenomeno è in costante aumento
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Alan Del Don
04.09.2024 15:43

Addio al parco, ecco l’Unità di cura integrata per minorenni. Svelato il mistero che in questi giorni ruota attorno al destino del polmone verde situato fra le vie Convento e Lugano a Bellinzona, a ridosso della villa color rosa pastello, vis-à-vis l’agenzia della Generali Assicurazioni. Il primo ad accorgersi delle modine è stato il consigliere comunale dell’Unità di sinistra Michele Egloff, il quale come abbiamo riferito lunedì online e ieri sull’edizione cartacea ha inoltrato un’interpellanza al Municipio. La domanda di costruzione verrà pubblicata domani e lo rimarrà fino al 19 settembre. Non è affatto escluso che possano essere inoltrate delle opposizioni al progetto elaborato dalla Sezione della logistica per conto del Dipartimento della sanità e della socialità su un terreno (ex Gabuzzi) di proprietà del Cantone.

Al posto del reparto al Civico

Nell’ambito della Pianificazione sociopsichiatrica cantonale fino al 2025, allestita dal Consiglio psicosociale cantonale, è prevista anche l’Unità di cura integrata per minorenni. Di cosa si tratta? Di una struttura terapeutica con 10 posti letto per, leggiamo dal messaggio governativo, «giovani adolescenti che necessitano di un ricovero ospedaliero a causa della loro malattia». L’obiettivo è inoltre quello di integrare le prestazioni stazionarie con un’offerta di ospedalizzazione a domicilio (il cosiddetto Home treatment) di 5 posti e con un ospedale di giorno (Day hospital) pure dotato di altrettanti posti.

Sostituirà entro la fine dell’anno prossimo il minireparto del Servizio di pediatria e psico-pediatria del Civico di Lugano (con un tasso di occupazione dei cinque letti del 100%, e anche oltre), nosocomio che come noto sarà oggetto di un ampio restyling da 159 milioni di franchi. Nello spazio bellinzonese verranno accolti minori con disagi psichiatrici, i quali potranno beneficiare di trattamenti specializzati e mirati alla loro età dispensati da esperti in pedopsichiatria. Verranno seguiti costantemente proprio per favorire il loro percorso evolutivo.

Alla Saleggina in futuro?

Purtroppo, anche in Ticino, il numero di ricoveri per patologie psichiatriche fra giovani e giovanissimi è in costante aumento. Un problema dunque collettivo e non più esclusivamente individuale a cui il Cantone ha dovuto dare una risposta. Il complesso previsto nella capitale potrebbe essere integrato, in prospettiva, nel futuro ospedale regionale del Sopraceneri alla Saleggina che vedrà la luce non prima del 2031. Nonostante i limiti dell’attuale presa a carico, precisa il Consiglio di Stato, dal 2018 al 2021 vi sono stati circa 60 ricoveri all’anno, con una durata media della degenza di circa 40 giorni, ciò che comporta una presenza media giornaliera in tali strutture di 6-7 pazienti.

Passato e prospettive

«Dopo avere alzato gli occhi sui numerosi maestosi alberi di grande pregio, ad alto fusto e larga ombreggiatura, ci si può chiedere con che diritto si possono cancellare tracce così importanti della memoria storica di Bellinzona». Michele Egloff l’ha messo nero su bianco nell’interpellanza inoltrata all’Esecutivo e lo ha ribadito a più riprese, anche sui social: «Rispettate il parco». I commenti di coloro (fra i quali l’architetto Giampiero Storelli) che si sono detti delusi per il destino che pare oramai segnato dell’«isola» ombreggiata nei pressi della chiesa di santa Maria delle Grazie non sono mancati. «Si aspetta da tempo la strategia della Città per la gestione e per la promozione del verde urbano. Che fine ha fatto lo studio sulle isole di calore?», ha rincarato la dose il consigliere comunale socialista. Da quello che abbiamo potuto appurare si mira a salvare gli alberi «storici» e protetti, mentre le piante che spariranno verranno sostituite (ma non tutte).

Lo studio pronto in novembre

Rispondendo un mese e mezzo fa all’interrogazione di Sara Nisi (Verdi-FA-Indipendenti), il Municipio ha sottolineato che lo studio per la promozione del verde urbano e della biodiversità si concluderà in novembre. Si stanno «radiografando» in primis gli spazi di aggregazione situati nel centro storico.

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