Iniziativa

Chiasso conquistata dall’arte urbana

Un progetto duplice sta portando l’urban art nella cittadina di confine – Quattro murales impreziosiranno altrettante facciate di quartieri diversi, una mostra permetterà di scoprire il movimento artistico anche attraverso il suo rappresentante più iconico: Banksy
©CdT/Chiara Zocchetti
Lidia Travaini
25.08.2023 16:05

Moderna, coinvolgente, trasversale, dinamica, ma anche storica. L’iniziativa presentata oggi allo Spazio Officina di Chiasso può essere definita in molti modi. E questa è forse la sua caratteristica maggiormente distintiva. Perché da una parte ha radici lontane: a Chiasso la pittura murale ha un passato significativo, infatti già negli anni Trenta del secolo scorso varie iniziative avevano avuto come sede la cittadina di confine, tra queste quella che ancora oggi decora la torre scenica del Cinema Teatro. Dall’altra si spera che si ripeta nel futuro: «Mi auguro che sia solo un nuovo inizio, l’idea è di continuare nei prossimi anni», ha detto il municipale Davide Lurati in conferenza stampa.

Parliamo dell’iniziativa Urban Art Chiasso 2023, alla prima edizione. «Questa non è solo un’esposizione, bensì è una manifestazione, un festival», ha esordito la responsabile del Centro Culturale Chiasso Nicoletta Ossanna Cavadini. Infatti si sviluppa in due direzioni: da un lato la realizzazione sul territorio di Chiasso di quattro murales di grandi dimensioni (due sono già visibili, altrettanti saranno realizzati nelle prossime settimane), dall’altro una mostra allo Spazio Officina dedicata alla urban art contemporanea dal titolo «From tag to art: dai graffiti all’artivismo di Banksy... e oltre». L’esposizione potrà essere visitata tra il 27 agosto e il 20 settembre e propone un percorso dedicato alla street art dai primi graffiti metropolitani al variegato panorama contemporaneo, focalizzandosi in particolare sulla figura di Banksy, oggi l’artista più iconico per l’arte urbana sulla scena artistica internazionale, ma sviluppandosi nel contempo con numerose opere della generazione più giovane. Si compone di una sessantina di opere di una trentina di artisti. «Attorno all’arte urbana ci sono ancora molti pregiudizi – ha detto la co-curatrice della mostra Patrizia Cattaneo Moresi –, è spesso vista come vandalismo. Grazie alla mostra sarà possibile spiegare anche la sua storia».

«Macchina rosa»

La mostra durerà poco meno di un mese, l’altra iniziativa che fa parte del progetto animerà tuttavia Chiasso in modo permanente. Perché colorerà le sue vie, creando parallelamente interazioni tra le persone (quello che sta sorgendo sui muri del Tertianum ha ad esempio visto il coinvolgimento degli inquilini della struttura).

I retroscena, o meglio i primi passi, dell’iniziativa sono stati svelati da Lurati, che non per niente l’ha definita «macchina rosa»: «È nato tutto nel maggio 2022, quando Francesca Cola Colombo, da poco responsabile promozione e marketing di Chiasso, ha condiviso con me la sua idea di decorare la cittadina con l’urban art. Le ho detto di pensare a un progetto e in autunno abbiamo portato l’idea in Municipio, che è stato subito entusiasta. Insieme a Francesca dietro le quinte hanno lavorato Patrizia, Nicoletta e Laila (Meroni Petrantoni, responsabile comunicazione del Comune, ndr)».

Altri due in arrivo

Come scritto, i murales che impreziosiranno Chiasso sono quattro. Uno è già finito e si trova in via del Calvi: porta la firma di Truly Design. Un secondo è in fase di completamento in via degli Albrici, è un lavoro di Mona Caron, che lo ha descritto così: «Raffigura piante selvatiche di una dimensione inversamente proporzionale all’attenzione che normalmente diamo loro, è una sorta di inno alla natura e alla sua resilienza». Il terzo murales avrà via Odescalchi come palcoscenico e sarà realizzato da Sir Taki a partire da lunedì 28 agosto: «Creerò "Roberto" su una facciata non piatta, interagendo quindi anche con l’architettura del palazzo, così come con le persone che vi abitano», ha detto l’artista raccontando aneddoti divertenti sull’interessamento della popolazione nel suo progetto. Completerà il poker un’opera di Atentamente una Fresa, che in settembre sarà realizzata sull’acquedotto Prà Tiro.

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