Lugano

«Contributi LALIA, che caos. E quella risposta sullo stadio...»

Sì della Gestione al Consuntivo 2023, ma non senza critiche – Nel mirino alcuni errori contabili sui prelievi per le canalizzazioni e l’invito del Municipio «a consultare il sito pselugano.ch» per informazioni sui lavori a Cornaredo
© CdT/Gabriele Putzu
Nico Nonella
02.10.2024 06:00

«Chi vuole esser lieto, sia, di doman non c’è certezza». Calza quasi a pennello, la Canzona di Bacco di Lorenzo De’ Medici per fare il punto sullo stato dei conti della Città di Lugano, sia dal punto di vista finanziario sia da quello politico. La prima nota lieta è che il Consuntivo 2023 – che ha chiuso con avanzo di 12,4 milioni – ha incassato il sostegno di quasi tutte le forze politiche. Lunedì sera, infatti, tutti i membri della Commissione della gestione hanno sottoscritto il rapporto favorevole del relatore Michele Malfanti (Il Centro). E ad apporre la firma, dopo un paio di anni «sulle barricate», c’è anche il PS. I Verdi, invece, si asterranno. La seconda buona notizia è il risultato messo in cassaforte dalle finanze pubbliche: +12 milioni di avanzo – quando a Preventivo s’ipotizzava di perderne 5,4 – per quella che è la nona chiusura consecutiva con segno positivo. Fin qui, tutti contenti.

Entrate e uscite

Ma... c’è un ma. Se sui conti di ieri c’è sostanzialmente unanimità, lo stesso non si può dire per quelli di domani. O meglio, per le strategia a medio-lungo termine. «Il segno positivo è stato raggiunto sempre e solo a consuntivo, grazie alle maggiori entrate, in special modo quelle dovute alle sopravvenienze d’imposta», ha rimarcato la Commissione. In futuro, invece, «agire principalmente sulle spese sarà esercizio più probante e politicamente complesso». Oltre alle strategie per il futuro (saranno materia di discussione nel Preventivo 2025) ci sono in particolare due temi che hanno «scaldato» la Gestione: i contributi LALIA, ossia la richiesta della Città di partecipare alle spese per migliorare lo smaltimento delle acque reflue, e i rapporti fra il Municipio e il Consiglio comunale.

Il maxi-prelievo

Partiamo dai contributi per le canalizzazioni. Archiviate le accese discussioni politiche dentro e fuori il Consiglio comunale, la Gestione ha sottolineato «le difficoltà in cui ci si è imbattuti e da cui non ci si è del tutto districati, nell’analizzare le contabilizzazioni» di questi contributi. In sintesi, «sono state rilevate delle dissonanze, rivelatesi poi come veri e propri errori». In sede di preventivo, per esempio, «il Municipio non aveva considerato la propria posizione (di pagatore, ndr) trovandosi confrontato con 5,9 milioni di contributi LALIA relativi a immobili amministrativi di proprietà della Città, nonché con 0,8 milioni sui beni patrimoniali, ossia 6,7 milioni di uscite non preventivate da dover pagare come contributi. Mal si comprende come il Municipio abbia potuto dimenticare questa posta, ritenuto che in sede di preventivo aveva considerato (eccome!) i contributi LALIA, tanto da esporre oltre 14 milioni di ricavi straordinari, che, alla fine, lo vedremo, saranno ben 15 milioni».

Non solo: la Gestione ha evidenziato alcuni equivoci contabili che «hanno creato confusione rispetto all’effettivo risultato del conto investimenti per il 2023». In sostanza, è stata fatta confusione tra «entrate» ed «emissioni». Sintetizzando al massimo, l’anno scorso le uscite effettive per investimenti sono state di quasi 80 milioni, mentre le entrate non sono di circa 70 milioni come indicato, di cui circa 60 milioni di contributi LALIA, poiché al 31 dicembre 2023 le entrate LALIA ammontavano a circa 25 milioni. Nel frattempo, va precisato, l’Esecutivo ha corretto il tiro, ma per la Gestione «il tema è centrale: politicamente e anche economicamente. Ci si attendeva dal Municipio un’adeguata preparazione affinché la gestione di questa importante posta per la Città fosse corretta e trasparente». Di certo vi è che a fine 2023, dei 118 milioni che il Comune avrebbe dovuto recuperare da oltre 22 mila proprietari di immobili, 12,5 milioni sono oggetto di ricorso e 25,5 milioni sono stati incassati (a maggio 2024: 85,5 milioni).

I rapporti istituzionali

Le bordate all’indirizzo del Municipio non sono però finite qui: la Gestione ha puntato il dito anche contro i rapporti istituzionali tra Esecutivo e Legislativo: «Non sono forse mai stati di così basso livello come in questo caso specifico», si legge nel documento. Il «caso specifico» è il tema riguardante la richiesta di informazioni su messaggi di investimenti, in particolare sul partenariato pubblico privato tra Città, HRS e Credit Suisse per l’edificazione del Polo sportivo e degli eventi. Approvando il relativo messaggio municipale, il Consiglio comunale aveva chiesto all’Esecutivo determinate garanzie, tra cui il rispetto delle condizioni lavorative sul cantiere di Cornaredo e il coinvolgimento di ditte locali, nonché un’informazione sullo stato d’avanzamento dei lavori e su eventuali modifiche al progetto. Ebbene, a far saltare la proverbiale mosca al naso dei commissari è stato «l’invito espresso dal Municipio al Consiglio Comunale e alla Commissione della Gestione a consultare il sito pselugano.ch per approfondimenti». Un invito – leggiamo nel rapporto – «di una spregiudicatezza tale da lasciare allibiti».

In conclusione, la Gestione invita il Municipio a «ripercorrere il documento approvato e a recuperare, dove necessario, gli inviti in esso contenuti».

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