Dall'acciaio a polo congressuale e non solo: la svolta delle Ferriere
«Ciò che non abbiamo osato, abbiamo certamente perduto», affermava Oscar Wilde. Il Municipio di Bellinzona non vuole avere rimpianti. E sta cesellando la Città di domani. Quella del 2040, e dei decenni seguenti. Nel futuro – oltre al comparto che si svilupperà a tappe sui terreni delle Officine FFS, di cui oramai conoscerete ogni particolare – c’è un altro nuovo quartiere che vedrà la luce e sul quale sono riposte molte aspettative. Sorgerà entro tre lustri su parte dei sedimi delle Ferriere Cattaneo di Giubiasco grazie alla sinergia pubblico-privato e ad un investimento di almeno 200 milioni di franchi. Anche in questo caso i contenuti saranno misti, suddivisi in due specifiche zone (artigianale e commerciale la prima e per appartamenti la seconda): scuole, polo congressuale e degli eventi, esercizi pubblici, uffici, negozi, spazi verdi. Ci sarà di che sbizzarrirsi. Verranno creati centinaia di posti di lavoro. Il messaggio è stato trasmesso stamattina ai consiglieri comunali. Il CdT lo ha spulciato per voi.
La pianificazione
Le storiche Ferriere occupano quei fondi (per complessivi 46 mila metri quadrati) dagli anni Trenta del secolo scorso. Non se ne andranno dal Borgo, ma hanno deciso che era tempo di riconvertire e riqualificare la superficie. Il precedente Esecutivo del Comune di Giubiasco aveva dato il là agli aspetti pianificatori. Che quello della Turrita aggregata ha poi approfondito e sviscerato nei dettagli, fino alla pubblicazione della variante lo scorso marzo, come avevamo riferito. Sul tavolo dell'Esecutivo sono giunte cinque osservazioni.
Sotto la lente
Sta di fatto che il progetto, curato dallo studio Durisch-Nolli Architetti di Massagno che ha partorito «Urbandipity», si caratterizza per cinque tappe indipendenti ognuna delle quali terrà in considerazione gli aspetti relativi agli spazi comuni, d’incontro e di svago così come quello dei parcheggi (in particolare sotterranei) e le rampe di accesso. Due le zone, dicevamo: una a carattere artigianale e commerciale e con spazi multiuso e per eventi e/o congressi (rivalorizzando la vecchia forgia di 2.000 metri quadri, risalente all’inizio del 1900), l’altra invece accoglierà appartamenti di «alta qualità» (verso viale 1814, che cambierà aspetto) e superfici verdi. La realizzazione della parte residenziale è vincolata al suo concreto utilizzo. Sono previsti pure degli istituti scolastici di grado secondario e terziario, con ogni probabilità nel campo delle cure mediche e infermieristiche per sfruttare la vicinanza con il nascituro ospedale regionale del Sopraceneri alla Saleggina.
Le tappe
«Con la sequenza delle tappe realizzative così definita, in ciascun momento costruttivo verrebbe creato uno spazio insediativo compatibile con i ritmi di crescita che si possono prevedere, anche in considerazione del fatto che la Città di Bellinzona – in controtendenza con tutte le altre Città ticinesi e con molti altri Comuni del Cantone – ha assistito negli scorsi anni ad un costante aumento di abitanti e la volontà politica è quella di continuare ad attrarne di nuovi, pure da fuori Cantone, anche grazie a progetti di portata strategica come quello qui proposto», puntualizza l'Esecutivo.
Una volta cresciuta in giudicato la decisione di adozione del Consiglio comunale (che arriverà entro Natale), i documenti di variante verranno pubblicati per la procedura di approvazione da parte del Governo, che deciderà anche su eventuali ricorsi, coinvolgendo gli uffici cantonali preposti.