Ecco come si sta preparando il Cantone
Previsti
30/40 rifugiati al giorno
Le autorità
cantonali al momento stimano che in Ticino vi siano circa 200 profughi in fuga
dall’Ucraina. «Un centinaio sono alloggiati presso privati. Un centinaio nel
centro federale per richiedenti l’asilo di Chiasso», commenta al CdT
Renzo Zanini, capo Ufficio dei richiedenti l’asilo e dei rifugiati del Canton
Ticino. «È tuttavia difficile avere una stima precisa. Nello spazio Schengen,
infatti, i cittadini ucraini non hanno l’obbligo di annunciarsi. Dunque, questo
numero potrebbe essere anche maggiore». Guardando alle prossime settimane, le
autorità federali stimano che giornalmente potrebbero giungere inSvizzera 600/700
profughi, «il che dovrebbe tradursi in 30/40 arrivi giornalieri in Ticino».
Due
modalità
Le persone
in fuga dall’Ucraina che giungono in Svizzera possono rimanervi con due
modalità distinte, spiega Zanini: «La prima è quella di sfruttare i 90 giorni
di permanenza senza necessità di permesso di soggiorno, come prevedono gli
accordi di Schengen. La seconda è di presentarsi in un Centro federale
d’asilo e richiedere lo statuto di protezione S».
Alloggi
del Cantone e dei privati
Il Cantone
si prepara ad accogliere 2.400 persone in provenienza dall’Ucraina e sta
lavorando a un piano di accoglienza. «La prima fase si svolgerà presso
l’impianto della protezione civile di Cadenazzo dove verrà realizzato un punto
di affluenza, dove tutte le persone in arrivo dall’Ucraina dovranno transitare
per annunciarsi al Cantone e avviare le procedure amministrative». In questa
fase verrà fatto un rilevamento dei bisogni: «Beni di prima necessità, cure
mediche, sostegno psicologico e spirituale. Le persone riceveranno inoltre
tutte le informazioni di cui necessitano. Verranno inoltre gestite tutte le
attività amministrative necessarie, come per esempio l’affiliazione alla cassa
malati». Per quanto concerne l’alloggio «l’idea è di far capo a strutture fuori
terra, come pensioni, colonie, appartamenti o case. Stiamo definendo questi
passi proprio in queste ore, anche in funzione dell’indirizzo che vorrà dare la
SEM, da cui stiamo attendendo informazioni più precise». Chi desidera mettere a
disposizione uno spazio, prosegue Zanini, lo può fare annunciandosi in
cancelleria comunale. «Occorre però valutare bene se si è in grado di
mantenere la soluzione per una durata minima di tre mesi».
Il ruolo
del centro di Cadenazzo
I profughi
dovranno transitare tutti dal centro di Cadenazzo? «Sì perché lì potranno
essere avviate le procedure amministrative. Prima, però, occorre presentarsi in
un Centro federale d’asilo, dove verranno espletate le prime pratiche volte
all’ottenimento dello stato di protezione S. In particolare, le autorità
federali dovranno verificare l’idoneità alla richiesta, ossia se la persona
appartiene effettivamente al gruppo di quelle bisognose di protezione». Fatta
questa verifica preliminare, la persona verrà attribuita al Cantone, e quindi,
nel caso del Ticino, transiterà da Cadenazzo. «È importante precisare che se la
persona ha già un alloggio o è alloggiata presso amici e parenti non dovrà
fermarsi in alcun centro, ma dopo essersi annunciata farà semplicemente rientro
a casa».
Tempi di
permanenza
Nell’immediato
il Cantone avrà a disposizione un numero limitato di alloggi. È quindi
possibile che la permanenza a Cadenazzo sia più lunga di quanto ci si immagina:
«Tutto dipenderà dal numero di alloggi a nostra disposizione», osserva Zanini.
«Possiamo però immaginare che, in presenza di un alloggio, la persona - una
volta espletate tutte le pratiche - potrà lasciare il centro anche in
giornata». L’apertura del centro è prevista entro la metà della prossima
settimana.
Attivata
una helpline cantonale
A partire
da oggi sarà inoltre disponibile una helpline cantonale per rispondere alle
domande della popolazione ticinese in merito al nuovo statuto di protezione S
e, più in generale, ad aspetti relativi all’accoglienza delle persone in fuga
dall’Ucraina. La helpline cantonale sarà raggiungibile al numero di telefono
0800 194 194 e sarà attiva tutti i giorni (da lunedì a domenica) dalle 9 alle
17.