Officine

Fra siti inquinati e traffico in aumento

Un progetto sì sostenibile quello previsto a Castione, ma con dei punti critici – Abbiamo sfogliato il rapporto di impatto ambientale: ecco cosa c'è sotto la lente
Alan Del Don
27.04.2022 06:00

«Le valutazioni hanno mostrato che gli impatti del progetto possono essere in parte limitati con misure standard, mentre per i settori aria e clima, rumore, acque sotterranee, acque di scarico, suolo, siti contaminati, rifiuti e sostanze pericolose per l’ambiente, flora, fauna e biotopi e natura e paesaggio si dovranno adottare anche delle misure specifiche». Saranno anche verdi, le nuove Officine FFS di Castione, ma gli aspetti ambientali finiti sotto la lente non sono affatto pochi. Abbiamo spulciato la corposissima documentazione in pubblicazione fino al 24 maggio per capire come si inserirà l’edificio nel paesaggio. Le analisi dei tecnici non hanno rilevato nulla di allarmante, va detto, ma alcuni punti meritano delle considerazioni.

Il cippato, il rumore e la falda

Durante la fase di cantiere (che si aprirà nel 2023) per quanto riguarda la qualità dell’aria non si prevedono stravolgimenti. Mentre dal momento in cui il sito produttivo verrà messo in esercizio (a fine 2026) bisognerà assicurarsi che «i camini delle centrali a cippato rispettino i valori imposti dalle normative di legge». Non ci dovrebbero essere problemi, invece, per le «svariate fonti rumorose» (compreso il transito ferroviario: anzi, il carico fonico dovrebbe diminuire) e per quanto riguarda le radiazioni non ionizzanti (verrà realizzata una stazione di base di telefonia mobile). Veniamo ora agli scavi che «movimenteranno materiale in prossimità del livello medio della falda e in alcuni casi anche in presenza di materiale inquinato»; occorrerà controllare costantemente la situazione. Soprattutto considerando che sono presenti tre siti inquinati iscritti nell’omonimo catasto cantonale (in particolare idrocarburi, metalli pesanti, oli e rifiuti) e ulteriori quattro mappali «in cui è stata riscontrata la presenza di materiale inquinato nell’ambito di indagini svolte in precedenza o se ne sospetta la presenza». I siti, ovviamente, andranno risanati e bonificati.

Cosa dicono gli esperti

Gli specialisti invitano inoltre la direzione delle Ferrovie a definire «accuratamente» la gestione del materiale (in entrata saranno quasi 380.000 tonnellate e in uscita oltre 500.000; n.dr.) e lo smaltimento dei rifiuti derivanti dalla realizzazione dell’impianto nonché di prestare particolare attenzione alle neofite invasive molto presenti in loco. Il progetto, non è una novità, avrà un «impatto rilevante» sul territorio in virtù delle dimensioni e dei volumi. Ecco perché è altresì previsto un accompagnamento, tappa dopo tappa, del cantiere; se le misure verranno rispettate gli esperti ritengono che l’opera sia sostenibile «dal punto di vista ambientale».

Camion: 72.500 viaggi in 4 anni

E veniamo alle questioni legate al traffico. Non si prevedono disagi alla circolazione, si legge nei rapporti, in quanto i volumi «prospettati sono particolarmente esigui». Le stime ipotizzano un movimento di 560 veicoli al giorno; ovvero 400 automobili (verranno ricavati 147 posteggi) e 160 veicoli pesanti. Lungo la strada cantonale ci si attende un aumento di circa 450 mezzi a sud dell’intersezione con via Industria; ciò porterà ad un totale di 12.150 veicoli giornalieri. A nord, per contro, l’incremento sarà di sole 110 vetture per complessive 10.810. Infine il cavalcavia che collega la zona industriale sarà percorso quotidianamente da circa 2.710 veicoli (i camion saranno il 25%). A proposito di mezzi pesanti, va precisato che durante i quattro anni scarsi di cantiere si stimano circa 72.500 viaggi, il che equivale in media a 76 TIR al dì. Gli autocarri dovranno essere in «buone condizioni» e rispettare le prescrizioni per quanto concerne le emissioni foniche.

Buona la prima

Era aperta ai castionesi. E loro non hanno perso l’occasione per prendere contatto - sulla carta - con il futuro vicino di casa. Lunedì si è tenuta la prima delle due serate (la seconda, per Arbedo, è in agenda stasera) organizzate dalle FFS e dal Comune per presentare il moderno stabilimento. Due ore intense durante le quali, soprattutto, ci si è focalizzati sulla viabilità e sui costi di urbanizzazione. «In merito a quest’ultimo punto sono in corso degli approfondimenti con il Cantone. Oggi è prematuro esprimersi. Ma di certo non verranno prelevati i contributi di miglioria», ci spiega il sindaco Luigi Decarli.

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