Energia

Giù il prezzo dell’elettricità, e si prepara l’addio al metano

Le AIL hanno spiegato la diminuzione del 13% del costo della corrente e annunciato le sfide per il futuro – Entro il 2050 il gas lascerà il posto a termopompe, acqua di lago e legname – Investimento da oltre mezzo miliardo
© CdT/Gabriele Putzu
Nico Nonella
03.09.2024 18:00

Dopo anni segnati dalla discontinuità e dalla crescita dei prezzi a livello internazionale, finalmente nel 2025 accendere la luce costerà un po’ di meno. Come reso noto lunedì, infatti, chi è allacciato alla rete delle Aziende industriali di Lugano (AIL) potrà beneficiare di una riduzione complessiva dei costi dell’elettricità attorno al 13%.

Se per i clienti della AIL ciò comporterà bollette più leggere rispetto a quelle degli ultimi anni, per l’azienda l’uscita da questo periodo di incertezze significa potersi nuovamente concentrare sulle strategie a lungo termine. Per dirla con le parole dell’presidente della direzione generale Andrea Prati, il focus è ritornato «sulla competitività dell’azienda in un sistema in trasformazione e su un approvvigionamento energetico sicuro ed economico». «La pandemia di COVID-19 e le tensioni geopolitiche hanno portato a ricadute che talvolta tendiamo a dimenticare – gli ha fatto eco il presidente del CdA, Angelo Bernasconi –, ma temi delicati per noi sono stati senza dubbio quelli dell’approvvigionamento energetico e del prezzo dell’energia».

Un mercato favorevole

Come detto, nel 2025 il prezzo dell’elettricità è destinato a scendere a 29,96 centesimi al chilowattora. Un risultato, ha spiegato il vicedirettore delle AIL Carlo Cattaneo, che è stato raggiunto grazie a un mercato più stabile, a una buona disponibilità del nucleare francese, alle buone riserve dei bacini idroelettrici svizzeri ed europei a minori consumi, un retaggio degli anni segnati dal COVID e dalle tensioni internazionali: «Le abitudini della popolazione sono cambiate e le industrie hanno razionalizzato i consumi». Nell’anno in corso si è assistito a un nuovo aumento, ma i consumi di energia elettrica rimangono sempre a un livello più basso rispetto al “pre crisi”.

A recitare la parte del leone è stato un mercato dell’energia favorevole, che ha permesso una riduzione del 12%, a cui si aggiunge un -3,1% alla voce «tassa per le riserve invernali». Di contro, i maggiori costi di rete hanno generato un aumento del 2,5%. In ogni caso, ha ricordato Cattaneo, nonostante il calo previsto per il 2025, i prezzi rimangono superiori a quelli di tre anni fa: se nel 2021 si parlava di 50 euro al megawattora, oggi tale cifra è lievitata a quasi il doppio: 90 euro.

Un rincaro è invece previsto per la bolletta del gas, il cui prezzo sale a 11,21 centesimi al chilowattora (+7,3%) del 7,3%. Un segno «+» che le AIL hanno spiegato con l’aumento della quota di biogas nella fornitura standard.

Si punta sul locale

Questo ci porta a un’altra grande sfida per le Aziende industriali: la transizione energetica. Le AIL – ha spiegato il vicedirettore Michele Broggini, hanno sul tavolo un piano che segue la strategia 2050 della Confederazione, che prevede la riduzione dell’impiego di gas metano, che verrà sostituito da termopompe e acqua del lago, dalla combustione di legname locale o da gas ottenuto tramite cogenerazione. Insomma, si punta sul locale. «Indicativamente prevediamo da qui al 2050 una riduzione dagli attuali 800 GWh/anno a 300 GWh/anno». Il gas che non verrà sostituito da altre fonti sarà, per quanto possibile in loco sotto forma di biogas, importato come «Bio-LNG» o come biogas fisico dall’estero». Tutto ciò comporta la realizzazione di una sessantina di reti di teleriscaldamento o anergetiche nel comprensorio AIL. «A oggi, 8 sono già state realizzate e 19 sono in fase di studio – ha spiegato Broggini –. Le realizzazioni e i progetti sono equamente bilanciati tra la Città di Lugano e i suoi quartieri e i Comuni del comprensorio. Esse forniranno indicativamente il 30% del calore del comprensorio». La rete del gas verrà ridimensionata e mantenuta esclusivamente per la fornitura delle centrali a cogenerazione e le industrie per calore di processo; di contro, la rete elettrica sarà potenziata per sostenere la diffusione delle termopompe. In cifre, entro il 2025o le AIL contano di investire circa 550 milioni di franchi.

Riorganizzazione ai vertici

Anche per far fronte a questa sfida, dal 1. gennaio 2025 la direzione generale passerà da tre a sette membri: delle quattro nuove figure professionali, una si occuperà della transizione energetica, una della parte commerciale, una delle risorse umane e l’ultima dei servizi generali.

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