Sotto la lente

Hotel, wellness e svago: così cambia un paese

San Bernardino, piace davvero a tutti il rilancio della località turistica promosso dalla famiglia Artioli - Entro il 2033 vedremo quattro alberghi, un resort e la riapertura degli impianti di risalita
Ecco come si presenterà lo storico albergo Ravizza. © Render San Bernardino Swiss Alps
Alan Del Don
13.05.2023 06:00

Un villaggio vivo. Quattro alberghi di alto standard ed un resort & Spa wellness per un totale di 400 camere, la rivalorizzazione degli impianti di Confin, abitazioni primarie e secondarie moderne, tre autosili interrati per 900 parcheggi così da togliere le automobili dal centro, eventi tutto l’anno e la riattivazione dei servizi di base (come la farmacia, il picchetto medico, eccetera). E, complessivamente, ben 1.500 posti letto. Questi, e tanti altri, saranno i contenuti della San Bernardino di domani. Una rinascita in quattro fasi, entro il 2033, che ha messo tutti d’accordo a Mesocco come mai era capitato negli ultimi decenni.

A tal punto che giovedì sera, come abbiamo riferito online, il Consiglio comunale del paese altomesolcinese ha dato il primo chiaro sì politico al progetto milionario promosso dalla famiglia dell’imprenditore ticinese Stefano Artioli. Il plenum, all’unanimità, ha approvato la stipulazione del diritto di compera, a favore della San Bernardino Swiss Alps SA, dei terreni di oltre 15 mila metri quadrati in zona Acuforta per complessivi 4,5 milioni di franchi. Ciò consentirà l’edificazione del comparto con bagni curativi, alberghi ed appartamenti, dando di modo seguito a quanto previsto dal masterplan turistico e dalla pianificazione.

Il sindaco: «È la volta buona»

«È un segnale importantissimo. Il Legislativo ha indubbiamente capito la serietà del progetto e ha dato preavviso favorevole. Vi sono state alcune domande, come è logico che sia, e sono state illustrate a grandi linee le intenzioni dei promotori ma, soprattutto, è stata tracciata la roadmap dei prossimi anni. Domenica 18 giugno toccherà alla popolazione esprimersi. Siamo fiduciosi, ne va del futuro della località turistica. I presupposti ci sono tutti e come Esecutivo non possiamo che essere soddisfatti e fiduciosi», rileva, interpellato dal CdT, il sindaco Mattia Ciocco. La cessione dei due terreni è regolata, come prassi, da un diritto di compera valido sino a fine 2025 con possibilità di proroga per altri sei anni.

Una primizia

Su quei fondi troverà spazio il resort a 5 stelle con aree aperte al pubblico che consentirà la «rivalorizzazione della fonte di San Bernardino attraverso trattamenti esclusivi e un centro Spa di grandi dimensioni, dove vivere un’esperienza intima circondati dallo splendore delle montagne», si legge sulla brochure della società anonima della famiglia Artioli che presenta i contenuti dell’iniziativa imprenditoriale, un unicum alle nostre latitudini e con pochi eguali in Svizzera. Il plenum ha altresì dato luce verde all’acquisto di parte di un fondo (per 550.000 franchi) in zona residenziale di proprietà della locale Fondazione Comunità Cattolica Romana dei santi Pietro e Paolo. Una superficie dal potenziale edificatorio non indifferente (1.400 metri quadrati); l’obiettivo è quello di costruire delle nuove unità abitative primarie per «uno sviluppo socioeconomico equilibrato» dell’ente locale altomesolcinese. Sostenibilità, d’altro canto, è pure la parola chiave della Swiss Alps, a partire dai materiali di provenienza prettamente indigena.

I promotori: «C’è il consenso»

«La trasparenza e il contatto continuo con l’area di San Bernardino sta permettendo al progetto di avanzare rapidamente. Il rilancio turistico e di immagine dell’intero comprensorio non può che passare da un ampio consenso generale. La bontà delle idee messe in campo viene recepita favorevolmente da chi desidera vedere rifiorire il paese. Quanto concordato con il Comune di Mesocco consentirà la realizzazione di strutture moderne e di qualità che offriranno servizi per i residenti così come per chi vorrà vivere la località come destinazione turistica», rileva Niccolò Meroni, responsabile marketing della San Bernardino Swiss Alps. Il progetto prevede innanzitutto il «rinascimento» del cuore del villaggio, attraverso gli storici alberghi Brocco & Posta (45 camere e suites) e Ravizza (55 camere), la realizzazione di aparthotel e di residenze private nonché la nuova vita delle infrastrutture di Confin. Alcune domande di costruzione sono già state inoltrate negli scorsi mesi e ancora più recentemente.

La condizione

«Gli accordi tra il Municipio e la San Bernardino Swiss Alps prevedono infatti la condizione della riapertura degli impianti di Confin. Il progetto di riattivazione procede rapidamente e l’obiettivo è quello di poter essere attivi quanto prima, per un’area che consenta di tornare a sciare, ma che segua uno sviluppo generale che dia la possibilità di utilizzo per ulteriori attività sportive e di piacere, non solo invernale, ma tutto l’anno. Alla riattivazione delle strutture esistenti seguirà un ammodernamento e uno sviluppo secondo il masterplan che sarà presto presentato alle autorità federali», viene puntualizzato nella nota diffusa dalla società anonima.

Alle urne il 18 giugno

Il prossimo appuntamento da segnare in rosso sull’agenda, in ogni modo, è quello del 18 giugno. La popolazione di Mesocco sarà chiamata a dire la sua sul grande progetto di rilancio. In precedenza, però, mercoledì 24 maggio, sarà invece l’assemblea del locale Patriziato a doversi chinare sulla questione: all’ordine del giorno figura il diritto di compera riguardante i sedimi di proprietà dell’ente dove, attualmente, c’è il capannone delle acque minerali. In paese e nella regione si è convinti che, finalmente, dopo tante delusioni, sia la volta buona.

Le quattro fasi

Secondo la tabella di marcia dei promotori, l’anno prossimo si concluderà la fase zero, contraddistinta dagli interventi nel «cuore» di San Bernardino. La seconda tappa (2025-2027) prevede, in particolare, la realizzazione del resort ad Acuforta ed il restyling degli impianti di risalita di Confin. Nella terza fase (2028-2030) verranno realizzate le nuove seggiovie Rotondo e Tre Omen ed il campo di calcio in erba sintetica nonché si procederà alla trasformazione della zona pedonale del centro. Infine, tra il 2031 ed il 2033, si costruirà lo Sport & Family hotel e verranno realizzati 200 parcheggi pubblici nell’area denominata Frach. I dettagli su www.sanbernardino-swissalps.com.

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