I cantieri oltre il confine surriscaldano l’estate
Cantieri e piano asfalti a Como. Chiusure continue la notte sull’autostrada A9 Lainate-Como-Chiasso, anche dopo la fine dei lavori in galleria durati quattro anni. L’esodo dei vacanzieri dalla Svizzera e dal Nord Europa verso l’Italia, in forte aumento e sommato già anche ai primi rientri. Un mix che si sta rivelando esplosivo per la viabilità nella zona di confine tra il Ticino e il territorio comasco. Spostarsi è diventato un incubo non solo durante il giorno e negli orari di punta, ma in molti casi persino la sera tardi o addirittura nelle ore notturne.
Lo stanno sperimentando sulla propria pelle i ticinesi che si spostano in Italia per lavoro o anche solo per lo shopping o una serata sul lago, così come i frontalieri comaschi che quotidianamente viaggiano da una parte all’altra del confine e gli stessi turisti in viaggio verso una meta nella Penisola. Il tragitto nel tratto al confine si trasforma spesso in un’odissea, con l’incognita sui tempi di percorrenza. Come nei momenti peggiori delle chiusure per il lunghissimo cantiere sull’A9.
I lavori nella galleria San Fermo, tra Como e la dogana di Brogeda, sono ufficialmente terminati l’8 maggio scorso. Doveva essere la fine dell’incubo traffico, ma c’è stata una sorta di «coda» del cantiere, con chiusure e limitazioni quasi quotidiane in orario notturno. Provvedimenti che non sono mai finiti, anche se ora la Società Autostrade precisa che non sono più opere legate al rifacimento del tunnel, ormai completato. «Le chiusure notturne e le limitazioni al traffico sono legate ad attività di manutenzione e ispezione che proseguiranno in una normale routine – fanno sapere dalla società –. Vengono fatte preferibilmente la notte perché gli effetti sono minori e l’impatto sulla viabilità più contenuto. Sono state annullate e non vengono più previste chiusure nel fine settimana». Una decisione presa dopo che, nel primo fine settimana di luglio, lo stop al traffico sull’A9 sommato ai lavori a Como aveva paralizzato completamente il traffico tra il Lario e il Ticino per tutta la notte, oltre che durante il giorno.
I disagi, nel pieno ormai della stagione turistica, in molti casi sono tutt’altro che limitati, soprattutto per la concomitanza dei cantieri in corso a Como. Sull’autostrada A9 sono già annunciate chiusure almeno fino al 26 luglio. Nessuna pausa dunque, se non nel weekend, neppure nel periodo clou dell’esodo delle vacanze. Per dare un’idea, questa notte saranno chiusi il bivio tra la A8 e l’A9 e pure quello tra Lago di Como e il bivio tra la A9 e la tangenziale A59, oltre all’intero tratto compreso tra Como centro e Chiasso. Domani alle 22, fino all’alba successiva scatterà lo stop al traffico tra Lago di Como e Como Centro. Autostrada off limit tra Como centro e Chiasso anche tra mercoledì e giovedì, mentre tra giovedì e venerdì la chiusura sarà all’entrata di Como Centro e nel tratto fino a Chiasso. E l’elenco non è finito.
Dall’autostrada, al centro
Inevitabile immaginare ripercussioni sul traffico al confine. Nel capoluogo lariano infatti la situazione viabilità è complicata dal cantiere aperto a inizio luglio in via Borgovico, una delle principali arterie di accesso alla città di Como e utilizzata proprio anche da chi proviene dalla Svizzera. Fino alla fine di agosto, per lavori urgenti e non più rinviabili alla rete idrica la strada resterà dimezzata. Il traffico procede, in direzione Cernobbio, a senso unico di marcia.
I veicoli in arrivo a Como dalla via per Cernobbio vengono deviati alla rotonda di Monte Olimpino e l’ingresso nel capoluogo lariano è possibile dalla via Nino Bixio. I provvedimenti, sempre attivi, creano disagi nel capoluogo lariano e in particolare nei quartieri a ridosso del confine, Monte Olimpino, Ponte Chiasso e Sagnino. Salvo imprevisti, il cantiere terrà compagnia agli automobilisti per tutta l’estate.
Sempre a Como è stato avviato anche un vasto piano di asfaltature, che coinvolge numerose zone della città, con attività concentrate in particolare durante la notte. I lavori, a rotazione, in questo caso si chiudono in pochi giorni, ma inevitabilmente vanno ad aggiungersi ad una situazione al limite del collasso.