Il nuovo acquedotto prende forma

Inizia a prendere forma il «nuovo» acquedotto di Collina d’Oro. Proprio lunedì sera, il Municipio di Collina d’oro ha deciso di aprire due concorsi per altrettante figure chiave della futura gestione comunale della struttura, che per ora rimane sotto il cappello del Municipio e dell’Ufficio tecnico. Come spiega al CdT il municipale e capodicastero Sicurezza pubblica, acquedotto e culto, Paolo Bentoglio, «il bando riguarderà l’assunzione di un responsabile dell’Ufficio acqua potabile e di un fontaniere diplomato». Queste due figure professionali assicureranno la conduzione dell’acquedotto nel rispetto dei requisiti di legge, mentre la modalità di gestione, prosegue il nostro interlocutore, «verrà definita nel corso del 2023 sulla base alle indicazioni che verranno fornite dallo stesso responsabile dell’ufficio acqua potabile e da un consulente esterno».
Il passaggio di consegne, in Collina, avverrà in ogni caso in maniera graduale e a questo proposito le AIL hanno già dato la propria disponibilità a gestire come finora la struttura per un periodo transitorio di sei mesi. «Stiamo concordando la scadenza per il definitivo passaggio di consegne, ma in ogni caso l’acquedotto continua a operare con tutti i controlli del caso», assicura Bentoglio.
Dal voto alla riorganizzazione
Come ricorderete, l’esito della votazione dello scorso 30 ottobre aveva stabilito che l’acquedotto dovrà essere gestita in autonomia dal Comune e non più dalle Aziende industriali di Lugano (AIL), come invece inizialmente proposto dal Municipio. Con 930 voti contro 496, a uscire vincitore dalle urne era stato il referendum lanciato lo scorso maggio da un gruppo interpartitico composto da Centro (PPD), PS, PLR. Una prima riorganizzazione c’era stata a metà novembre, quando l’Esecutivo aveva deciso all’unanimità un cambio di Dicastero, con l’Acquedotto che era passato dal municipale Lorenzo Balmelli al collega Bentoglio.