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Il PLR boccia il preventivo di Lugano, è la prima volta

I liberali radicali, insieme ai Verdi Liberali, non voteranno le misure decise dal Municipio per far fronte alla difficile situazione finanziaria: «Aumentare il moltiplicatore e istituire un gruppo di lavoro è troppo poco e troppo tardi»
© CdT/Gabriele Putzu
Red. Online
28.11.2024 14:58

Per il Partito Liberale Radicale di Lugano è una prima storica: insieme ai Verdi liberali non non voterà il Preventivo, che prevede un disavanzo d’esercizio di 23,9 milioni di franchi. «Aumentare il moltiplicatore e istituire un gruppo di lavoro che porti delle proposte di risparmio entro l’estate, è troppo poco e troppo tardi: è il momento di iniziare ad agire», è la presa di posizione.

Lo scorso 17 ottobre il Municipio ha presentato il documento: un disavanzo di 23,9 milioni e un Piano finanziario 2025-2028 da cui emerge un progressivo peggioramento dei risultati di esercizio, con il deficit che passerebbe da 23,9 milioni di franchi del 2025 a 37 milioni nel 2028, per un totale negativo di gestione corrente sul quadriennio di 111,8 milioni. Una delle grosse novità è la decisione di alzare il moltiplicatore delle persone giuridiche dal 77% all’82% per limitare gli effetti della riforma fiscale che prevede, dal 2025, la riduzione dell’aliquota cantonale dall’8% al 5,5%. «Ciò non vuol dire che le aziende saranno penalizzate: con la riduzione dell’aliquota la pressione fiscale scenderà del 27%», aveva precisato il capodicastero Finanze, Marco Chiesa. In sostanza, questa manovra consente di limitare il calo del gettito delle aziende da 59 a 49 milioni, mentre quello delle persone fisiche dovrebbe salire da 198 a 209 milioni, «evitando così un calo del gettito complessivo».

Ma per PLR e PVL il «preventivo per l’anno 2025 dimostra l’assenza di volontà di affrontare una revisione generale della spesa come pure di attuare delle scelte politiche che definiscano la Lugano di domani». Contrari a un aumento di moltiplicatore senza un piano concreto di revisione della spesa, chiedono invece «una riduzione immeditata della spesa di gestione corrente»: «Deve e può essere possibile un pareggio di bilancio per il 2025 ed è compito del Municipio indicare quali misure e in quanto tempo».

Tornando indietro al 7 ottobre, viene pure ricordato che il gruppo PLR/PVL in Consiglio comunale aveva votato i conti consuntivi 2023 chiedendo a chiare lettere un impegno deciso del Municipio già a partire dal preventivo 2025 nel contenere la spesa. A cosa si fa riferimento? «Spese in crescita costante e investimenti senza ordine di priorità, aumento degli effettivi, aumento delle persone impiegate ma non necessariamente dei servizi della Città, ritardi nella digitalizzazione e nell’ottimizzazione delle risorse con soluzioni trasversali ai dicasteri». In quell'occasione, Partito Liberale Radicale di Lugano e Verdi Liberali avevano pure chiarito che non avrebbero approvato nessun aumento di moltiplicatore, né per le persone giuridiche, né per le persone fisiche al fine di finanziare la gestione corrente. «La spesa per la  gestione corrente e anche quella degli investimenti devono essere riviste ora. Il risanamento delle finanze della Città non deve attendere un altro anno».

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