Carnevale

Il ritorno del re

Dopo tre anni di pausa forzata, tra tre settimane «Or Penagin» potrà finalmente animare le strade di Tesserete – Mazzucchelli. «Prima camminavamo su due gambe; la pandemia ce ne ha lasciata una sola, ma sana
© Ti-Press/Pablo Gianinazzi
Nico Nonella
01.02.2023 06:00

Uno sguardo malinconico e una manciata di coriandoli gettata dietro le spalle. La fotografia scattata ormai tre anni fa aveva immortalato un momento buio per i carnevali ticinesi, ossia lo stop dettato dall’incertezza sanitaria. Dopo il Rabadan, le altre manifestazioni erano state costrette allo stop. E ora, oltre mille giorni dopo, il protagonista di quella fotografia può tornare a sorridere: «Or Penagin», lo storico carnevale ambrosiano luganese, tornerà ad animare le vie di Tesserete tra giovedì 23 e sabato 25 febbraio. Con il presidente della manifestazione Livio Mazzuchelli – il soggetto della foto, ndr – ci eravamo lasciati alla vigilia della 120.esima edizione, che non aveva mai visto la luce, oggi lo ritroviamo con un rinnovato entusiasmo: «Dopo tre anni “Or Penagin” ritorna a Tesserete nella sua forma tradizionale», ci dice. Programma alla mano, si parte giovedì con una maccheronata e la consegna delle chiavi; venerdì ci saranno il pranzo, il corteo dei bambini e una serata di festa mentre sabato è previsto il gran finale, con la risottata e il corteo mascherato.

Il COVID è alle spalle

Con la crisi sanitaria si spera definitivamente alle spalle, le incertezze sono perlopiù legato alle condizioni meteo, ma il nostro interlocutore si dice ottimista. D’altronde, l’associazione è riuscita a superare non senza difficoltà le conseguenze finanziarie della pandemia. Cifre alla mano, organizzare il carnevale costa circa 350 mila franchi e la cancellazione all’ultimo secondo dell’edizione 2020 ha lasciato un segno. «Se prima riuscivamo a camminare sulle nostre gambe, il 2020 ce ne ha tagliata una. Ora camminiamo su una gamba sola, ma sana», spiega Mazzucchelli. E le acque agitate, ci tiene a sottolineare il nostro interlocutore, sono state superate anche grazie alla solidarietà: «Abbiamo spese fisse annuali nell’ordine dei 10-15 mila franchi, parzialmente coperte dagli oltre duecento fedeli soci che hanno sempre pagato la tassa annuale». Ma non solo. Sfumata la possibilità di beneficiare delle indennità COVID, «un sostegno finanziario ci è giunto dal Rabadan o da altri carnevali ambrosiani. C’è stato un fortissimo sostegno tra carnevali e qualche fattura ci è pure stata condonata dai fornitori». Insomma, le premesse per essere ottimisti ci sono tutte: «Noi siamo fiduciosi. Ovviamente ripartire dopo tre anni di stop è difficile. Un problema che si è acuito è la mancanza di volontari: in questi anni di stop forzato qualcuno ha lasciato. E queste partenze lasciano il segno». A maggior ragione se si pensa che «Or Penagin» può contare su una novantina di «sudditi». Volontari, appunto.

Dal 1900 a oggi

Le origini del carnevale risalgono al 1900. A quell’epoca, Tesserete era un villaggio di una dozzina di case e una settantina di abitanti. La tradizione vuole che con il suo carnevale sia nato anche il Re, Or Penagin appunto. Monarca senza corone e senza moglie, veste la “divisa” da contadino. La sua residenza sono i monti di Davrosio, sopra Gola di Lago, dove viveva da eremita, curando le capre e facendo il formaggio. Il primo re venne impersonato da Pietro Riva (1901), ora il ruolo di monarca spetta a Pietro Ponci (dal 1996).

Qualche informazione

Per quanto riguarda infine qualche aspetto un po’ più pratico, il carnevale inizierà come detto giovedì 23 febbraio e terminerà due giorni più tardi. L’entrata del venerdì costerà 20 franchi; quella del sabato 25 e la serata del giovedì 10. Con 40 franchi si potrà invece accedere a tutte e tre le serate. E per mantenere prezzi popolari, la risottata e l’accesso al cortei costeranno invece 5 franchi. Maggiori informazioni su https://www.orpenagin.ch.

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