Lugano

Incontro fra Valenzano Rossi e gli autogestiti

Prima che iniziasse l’assemblea popolare che determinerà la durata dell'occupazione delle ex elementari di Viganello, la capodicastero ha incontrato un gruppo di autonomi – Non è ancora stato stabilito se e quando lasceranno l'edificio scolastico
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Valentina Coda
01.07.2023 16:14

Prima che iniziasse l’assemblea popolare indetta alle 16 dagli autogestiti del SOA Molino per stabilire la durata dell’occupazione, avvenuta ieri sera verso le 20, delle ex elementari di Viganello, la capodicastero Sicurezza e Spazi Urbani Karin Valenzano Rossi ha avuto un colloquio con una ventina di autonomi. Non ci è dato sapere attualmente il contenuto del colloquio, in ogni caso la capodicastero, incalzata dalla stampa, non ha voluto rilasciare dichiarazioni. «Stiamo lavorando», si è limitata a dire.  

Ancora niente di stabilito

La durata dell’occupazione delle ex elementari di Viganello, che si sarebbe dovuta decidere durante l’assemblea popolare indetta per le 16 (iniziata poi mezz’ora più tardi), non è ancora stata stabilita. L’azione, stando a un comunicato diramato nella serata di ieri dagli autogestiti del SOA Molino, sarebbe dovuta essere «temporanea», ovvero si sarebbe dovuta concludere nella giornata di domani. Gli autonomi, come detto, non hanno ancora deciso quando e se lasceranno l’edificio scolastico. Alla presenza di una trentina di persone, gli autogestiti hanno ribadito a gran voce la necessità di spazi. «La pratica dell’occupazione è utile per dare degli input. Volevamo dare un segnale a noi e a tutti i collettivi che hanno bisogno di uno spazio - è stato detto -. Ci sono ancora tanti stabili vuoti e abbandonati a Lugano. L’edificio delle ex elementari di Viganello è grande e al suo interno potrebbero convivere altri collettivi».

Prove di ipotetica convivenza 

All’assemblea erano presenti anche dei cittadini di Viganello, che hanno fatto un appello al collettivo: «Ci vuole un posto di aggregazione come quello che voi cercate. Questa zona è viva, è il fulcro di un quartiere circondato da palazzi e un punto di sfogo per bambini e ragazzi. Se decidete di restare, preservate questo luogo, la vostra vita e anche la nostra. Il rispetto è alla base di tutto».

Occupazione pianificata da tempo

L’occupazione, ci è stato riferito in mattinata da una persona presente sul posto, era pianificata da tempo e non è legata alla riapertura dell’inchiesta sulla demolizione di una parte dell’ex Macello. Al netto di tutto, lo stabile di Viganello non accoglie allievi da anni perché, in base a una perizia ingegneristica, non è più considerato sicuro. Su quest’ultimo punto si è espressa la capodicastero Edilizia pubblica, Cristina Zanini Barzaghi, che ci ha spiegato come a fronte dei problemi legati alla sicurezza, «non sarà possibile rimanere lì per un lungo periodo».

Dopo l’assemblea, il programma della giornata prevede una cena popolare, uno spettacolo teatrale e vari concerti.

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