Indiscrezioni e bocche cucite sulla manovra
Di grandi novità, lo diciamo sin da subito, non ne sono emerse molte. Eppure, pare comunque di capire che attorno alla manovra finanziaria che il Consiglio di Stato presenterà a breve nel contesto del Preventivo 2024, gli umori tra i partiti – come prevedibile – sono abbastanza pessimisti.
Questa mattina, infatti, l’Esecutivo ha incontrato i rappresentanti dei quattro partiti di Governo per illustrare loro, per sommi capi, ciò che prevede la manovra di rientro. E la parola d’ordine dei partiti è stata: «Attendiamo mercoledì – giorno in cui effettivamente il Governo presenterà il preventivo alla stampa – prima di esprimerci nel dettaglio». Già, anche perché, a quanto ci è dato capire, il Governo non è entrato nei dettagli delle misure, ma ha presentato solo a grandi linee ciò che conterrà il documento. Non a caso, tra i presenti c’è anche chi ha espresso un po’ di delusione per la mancata comunicazione (nel dettaglio) delle misure.
Oppure c’è anche chi, come il presidente del Centro, Fiorenzo Dadò, si è limitato a esprimere «grande preoccupazione» riguardo alla manovra. Oppure ancora chi, come il presidente del PLR Alessandro Speziali o il capogruppo del PS Ivo Durisch, ha semplicemente preferito attendere mercoledì prima di esprimersi al riguardo.
Ad ogni modo, l’incontro sembra aver confermato ancora una volta le «voci di corridoio» che a Palazzo circolano da un po’ di tempo.
La manovra dovrebbe aggirarsi attorno ai 120-130 milioni di franchi. E il deficit a preventivo dovrebbe raggiungere i 95 milioni (non 40 come inizialmente previsto) poiché con ogni probabilità i soldi dalla Banca nazionale non arriveranno. Sul fronte delle entrate, le misure dovrebbero concernere la tassa sugli alambicchi, l’imposta di circolazione e, parrebbe (il condizionale è d’obbligo), anche la riforma della legge tributaria che si sta attualmente discutendo in sottocommissione fisco. Sul fronte delle uscite potrebbero esserci misure sul personale e sui sussidi di casse malati. Ancora una volta, però, si tratta solo di voci di corridoio. E le conferme ufficiali arriveranno solo mercoledì.
Un dato politico rilevante l’ha comunque sollevato Dadò, spiegando che il Centro è pronto a lanciare un referendum qualora il Governo, tra queste misure, dovesse ritoccare verso l’alto l’imposta di circolazione (su cui il partito si è speso molto lo scorso anno).
Tenendo conto che anche il PS ha già annunciato il lancio di un referendum qualora nella manovra si andassero a toccare i sussidi di casse malati, pare di capire che il Preventivo 2024 e la manovra di rientro non partiranno sotto i migliori auspici. Anzi, potrebbero partire all’insegna dei veti incrociati (partitici e popolari).