Stabio

La centrale a biogas incontra un altro ostacolo

Contro la licenza edilizia staccata dal Municipio è stato inoltrato un ricorso e il progetto per creare un impianto a vocazione regionale in via Lische è fermo sul tavolo del Consiglio di Stato – Per il Comune il reclamo non è legittimo, ma la decisione è del Governo
© Keystone/Christian Beutler
Lidia Travaini
12.07.2024 06:00

Che fine ha fatto la centrale a biogas di Stabio? Del progetto si parla da anni (la prima domanda di costruzione risale al 2017), ma in via Lische, dove dovrebbe sorgere, dell’impianto non c’è traccia. E non c’è traccia nemmeno del cantiere.

Modifiche e ostacoli

L’ultimo aggiornamento risale a un anno fa circa, quando il Municipio aveva inoltrato una richiesta edilizia per la modifica della fase finale del processo di trasformazione degli scarti (vedi CdT del 17 luglio 2023). Risale a quel periodo anche l’ultima stima per l’inaugurazione del cantiere: l’inizio del 2024. Cosa ha impedito il rispetto della tabella di marcia? Gli ultimi ostacoli incontrati dal progetto – spiega e riassume il segretario comunale di Stabio Claudio Currenti –, sono due reclami. Il primo ha la forma di un’opposizione che è stata inoltrata dopo la pubblicazione della domanda di costruzione per la modifica della fase finale del processo di trasformazione degli scarti compostabili in energia (passando dal biometano all’elettricità, ci torneremo tra poco). Mentre il secondo, tuttora pendente, è un ricorso contro la licenza edilizia staccata dal Municipio dopo che il Cantone aveva preavvisato positivamente le modifiche al progetto.

Il dossier è quindi sul tavolo del Consiglio di Stato, proprio come quello parallelo per creare una centrale a biogas a Giubiasco, «incagliatosi» allo stesso stadio a causa di ricorsi inoltrati da aziende attive negli stessi settori. Difficile sapere se anche dietro l’ultimo reclamo stabiese ci siano motivazioni di tipo economico. Sta di fatto che l’auspicio del Comune è che il ricorso possa essere evaso al più presto in quanto, sempre a mente delle autorità comunali, lo stesso non sarebbe legittimo. «Chi lo ha inoltrato non risiede nelle immediate vicinanze del futuro impianto, vengono quindi meno i presupposti di legittimazione per poter ricorrere», sottolinea Currenti.

Dal biogas all’elettricità

Come anticipato, con l’integrazione delle modifiche prospettate dalla richiesta edilizia di un anno fa, la futura centrale a biogas non produrrà biogas bensì energia elettrica. Il progetto coinvolge non solo il Municipio di Stabio, tramite le sue aziende comunali, ma anche AGE. Il cambio di strategia è frutto di novità emerse lo scorso anno e si traduce, dal punto di vista tecnico, nell’introduzione di un sistema di cogenerazione per produzione di energia elettrica e parallelamente nell’eliminazione dal disegno edilizio della raffinazione del biogas e dell’erogatore gas peri veicoli. Un ruolo importante nel cambio di programma lo giocano la Strategia energetica della Confederazione e la revisione dell’Ordinanza sulla promozione dell’energia in vigore dall’inizio del 2023. Tale ordinanza garantisce importanti sussidi agli impianti il cui scopo è la produzione di energia elettrica a partire da energie rinnovabili, cosa che per contro non vale per le strutture che fabbricano biogas. Per Stabio, dunque, quella presentatasi era un’occasione da non lasciarsi sfuggire.

Il progetto

La futura centrale di Stabio servirà tutta la regione. Trasformerà gli scarti compostabili in biogas prima ed energia elettrica poi. Gli scarti che potranno essere trattati nella struttura sono di tre tipi: verdi e rifiuti organici, scarti da cucina oppure di origine agricola. Questo non significa che in via Lische non sarà prodotto biogas, bensì che come ultimo processo il biogas sarà trasformato in elettricità grazie a un impianto di cogenerazione. Quest’ultimo, oltre che produrre energia elettrica, produrrà anche calore da immettere nell’impianto a biogas e per l’igienizzazione degli scarti alimentari. Il disegno si inserisce in un tema sensibile e annoso, quello dello smaltimento e del recupero sostenibile dei rifiuti, in generale.

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