La Gestione al Municipio: «Riscattate anche la torre»

«E adesso, riscattate anche la Torre Est». Firmato: la Commissione della gestione di Lugano. Nell’avallare la richiesta di credito di 114,5 milioni di franchi per il riscatto dello stadio, il gremio politico presieduto da Lorenzo Beretta-Piccoli (Centro) ha esortato l’Esecutivo a percorrere la stessa strada anche per un altro edificio cardine del nuovo Polo sportivo e degli eventi: la Torre Est, appunto, dove dovrebbe andare ad insediarsi l’amministrazione cittadina e dove potrebbe trovare casa la Giustizia ticinese.
Niente leasing, non conviene
Doverosa premessa: come anticipato lo scorso 17 gennaio dal Corriere del Ticino, Lugano ha deciso di «pagare il riscatto» e diventare subito proprietaria della AIL Arena ricorrendo a un prestito obbligazionale (da 114,5 milioni appunto) piuttosto che imboccare la via del leasing. E il prossimo anno, farà lo stesso per il Palaraiffeisen. Il messaggio per il riscatto dello stadio è stato trasmesso alla Gestione, la quale ha firmato lunedì all’unanimità il rapporto favorevole dei relatori Beretta-Piccoli, Lukas Bernasconi (Lega), Lara Olgiati (PLR), e Nina Pusterla (Sinistra).
Nel dare luce verde all’operazione, la Commissione formula alcune considerazioni politiche e sottolinea per prima cosa che «la proposta di riscattare l’Arena sportiva è sicuramente la soluzione più vantaggiosa per la Città, perché consente di risparmiare oltre 30 milioni di franchi nei prossimi 27 anni». Ma c’è un ma: «La proposta in esame è arrivata dall’Esecutivo ben nove mesi dopo la pubblicazione di una mozione (presentata dall’ex consigliere comunale del PLR Ferruccio Unternährer, ndr) che anticipava il vantaggio di questa soluzione, con la richiesta perentoria di evadere il messaggio municipale entro il 31 marzo 2025 per rispettare i termini delle scadenze legali». «Ci troviamo quindi costretti a prendere una decisione in merito in poco tempo e soprattutto prima di aver ricevuto un aggiornamento del piano finanziario», rimarcano i commissari.
Attenzione all’indebitamento
Nelle considerazioni politiche, la Gestione pone inoltre l’accento sul fatto che con l’operazione riscatto «l’indice di indebitamento salirà oltre il 240%» e chiede dunque al Municipio «di formalizzare entro la prossima estate una chiara strategia di rientro di seguito alla presentazione del nuovo piano finanziario».
«Sarà comunque di primaria importanza affrontare la problematica dell’indebitamento con un piano pluriennale di rientro al fine di non oltrepassare determinate soglie che potrebbero dare seguito ad un peggioramento del rating della Città», si legge ancora nel rapporto. «Questo scenario è da scongiurare perché renderebbe l’accesso al credito più caro e limiterebbe di conseguenza la possibilità di investire del Comune». Secondo la Gestione, «l’emissione di questa obbligazione con scadenza a lungo termine che sarà probabilmente accompagnata da una seconda per finanziare il Palazzetto dello Sport, con le obbligazioni già in essere, implicheranno una gestione ancora più dinamica ed oculata della tesoreria. In questo senso, negli ultimi anni, abbiamo già constatato grandi passi avanti da parte degli uffici preposti, ma altri ne dovranno seguire». A questo proposito, l’auspicio dei commissari è che «a differenza del messaggio ora in esame, l’eventuale richiesta di acquisto del Palazzetto dello Sport arrivi con sufficiente anticipo per permettere alla Commissione di fare le proprie considerazioni e approfondimenti e redigere il rapporto per tempo».
In conclusione, come detto, la Commissione della Gestione invita l’Esecutivo cittadino a voler valutare lo stesso scenario scelto per il finanziamento dell’Arena Sportiva e il Palazzetto dello Sport anche per la Torre Est: «L’onere previsto per l’affitto di questi spazi non è infatti insignificante e una valutazione in questo senso potrebbe portare a dei risparmi». A questo proposito, già il 18 gennaio il sindaco Michele Foletti aveva affermato al Corriere del Ticino che il riscatto della torre è possibile ma «è una mossa che va calibrata in base agli investimenti che la Città ha in programma di fare e all’indebitamento verso terzi».
Ma questa è musica del futuro e la Città procederà per gradi. Lunedì il primo passo: il Consiglio comunale dovrà esprimersi sull’acquisto dello stadio. E vista la posizione delle Gestione, non sono previsti scossoni.