Capriasca

La scuola si è scusata, ma restano perplessità

Il giorno dopo l’episodio del bambino dell’asilo dimenticato sul pulmino l’Istituto scolastico ha preso posizione con uno scritto recapitato ai genitori – Per alcuni di loro il dispositivo di sicurezza nel trasporto dei piccoli «non sempre viene seguito alla lettera»
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Valentina Coda
20.01.2023 20:00

«Purtroppo, un allievo della scuola dell’infanzia non è sceso alla fermata prevista ed è rimasto sul pulmino che ha fatto rientro in deposito. Unitamente ai responsabili di questa spiacevole situazione siamo rammaricati per quanto accaduto e vi assicuriamo che stiamo adottando tutti i provvedimenti necessari affinché episodi di questo genere non abbiano a ripetersi».

Più che informare e rassicurare, la lettera inviata dalla direzione dell’Istituto scolastico di Capriasca ai genitori all’indomani dello «spiacevole episodio» potrebbe sollevare ulteriori dubbi fra i genitori interessati. Soprattutto sulla procedura di sicurezza nel trasporto dei bambini. La stessa procedura che alcuni genitori hanno definito «blanda» e «non sempre eseguita alla lettera». La missiva inviata dalla direzione scolastica non ha convinto alcuni destinatari nemmeno dal punto di vista della comunicazione. Infatti è stata definita «molto sbrigativa».

Ora, non è di certo compito nostro stabilire le responsabilità dei fatti e il concatenamento di cause che hanno portato un bambino di tre anni di un asilo della Capriasca nel deposito del pulmino vicino a Taverne, prima di essere ritrovato, tre ore dopo, grazie al dispositivo di ricerca messo in atto. Ci penseranno i dovuti accertamenti a far luce sull’accaduto. Non è ancora chiaro, infatti, se la vicenda potrà o meno avere dei risvolti penali. Resta il fatto che il sistema di sicurezza del trasporto dei piccoli si è inceppato. E rimane anche in sospeso la domanda sul perché la scuola non abbia tempestivamente contattato la famiglia per dire che il piccolo, a scuola, non era arrivato.

Il (solito) processo sui social

Vista la delicatezza del caso, allo stato attuale le bocche rimangono cucite. Purtroppo, però, con il verificarsi di casi di una certa gravità, assistiamo sempre più spesso a una sorta di «processo» parallelo agli accertamenti da parte delle autorità. E il caso di cui vi abbiamo riferito non ha fatto eccezione.

Sulle reti sociali, infatti, è già partita la caccia ai responsabili. Non appena la notizia del caso del bambino dimenticato sul pulmino si è diffusa, il dibattito virtuale è esploso con scenari e reazioni di ogni tipo. Ovviamente, non sono mancate prese di posizione estreme, con alcune persone che hanno chiesto addirittura il licenziamento in tronco di tutte le figure coinvolte nella vicenda senza, in fin dei conti, conoscere l’esatta dinamica dell’accaduto.

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