Tra Riva e Brusino

L’acqua per accelerare il crollo: la frana ha le ore contate

Sono in corso le operazioni per provocare artificialmente la caduta dei circa 3.000 metri cubi di materiale lungo la strada cantonale – Le prime ore di lavoro hanno sinora portato a pochi risultati concreti
©CdT/Chiara Zocchetti
Stefano Lippmann
20.02.2025 18:26

In località al Sasso, tra Riva San Vitale e Brusino, si è deciso di non aspettare ulteriormente. E, quindi, di intervenire. Lo si è fatto mettendoci mano. Anzi, mettendoci... acqua. Nella giornata di oggi il team di esperti che sta monitorando i movimenti della frana ha infatti preso la decisione di passare ai fatti e provocare artificialmente lo scoscendimento. D’altronde, oltre a tutto ciò che riguarda la sicurezza, di fronte c’era la possibilità che, dalla montagna, potessero staccarsi fino a tremila metri cubi di materiale.

Ad inizio pomeriggio sono quindi iniziate le operazioni. Dapprima sono state posizionate delle pompe idrauliche le quali, captandola direttamente dal lago, hanno «iniettato» acqua nel terreno dell’area interessata. In serata abbiamo raggiunto Giovanni Simona a capo dell’Ufficio dei servizi di manutenzione stradale il quale ci ha spiegato che le operazioni di disgaggio artificiale (questo il termine tecnico) si sono interrotte attorno alle 18 a causa della mancanza di luce. Al momento non si sono mossi grandi volumi di materiale. Questa sera, infatti, i risultati erano «abbastanza negativi». I lavori, va da sé, riprenderanno domattina, «sperando che questa enorme massa si liberi e venga giù».

Non si passa, si naviga

La strada che collega le due località è chiusa al traffico da ieri sera alle 19. E lo sarà sino a nuovo avviso. Una decisione inizialmente presa per una questione di sicurezza. Alla quale, oggi, se n’è aggiunta un’altra: isolare l’area per permettere le necessarie operazioni.

La cantonale chiusa ha evidentemente «tagliato fuori» Brusino Arsizio, località rimasta parzialmente isolata (è comunque possibile raggiungere il Mendrisiotto, o il Luganese, passando dall’Italia). Le autorità hanno comunque approntato un piano per permettere gli spostamenti via lago. Per certi versi, si è tornati indietro nel tempo. Basti pensare – piccolo aneddoto – a una delle maestre della scuole dell’infanzia che questa mattina è stata portata al lavoro grazie a una piccola barca.

A livello generale, invece, il Comune di Brusino Arsizio, per agevolare gli spostamenti dei brusinesi (e non solo), grazie alla collaborazione con la Società Navigazione Lago di Lugano ha organizzato delle corse di battello speciali. Che scatteranno domani mattina alle 7.10 dalla fermata «funivia» per Capolago. Ugual misura è stata presa sul versante italiano per garantire ai lavoratori frontalieri di arrivare a destinazione. La Navigazione Lago di Lugano, ha istituito un battello che collega Porto Ceresio con Morcote (e Capolago). Un pullman si occuperà infine di trasportare i lavoratori fino a Lugano.

Per tornare alla normalità ci vorrà ancora un po’ di pazienza. Come affermato da Simona gli interventi dovranno giocoforza continuare. E una volta che la frana sarà caduta bisognerà sgomberare il materiale. Stando alle previsioni attuali la strada cantonale rimarrà chiusa anche per l’intero fine settimana.

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