L'alcol al volante e i miti da sfatare

Cene aziendali, aperitivi tra amici, pranzi di Natale e infine Capodanno. Durante il mese di dicembre, può capitare che si alzi un po’ il gomito. È bene ricordare: chi beve non deve mai mettersi al volante. Eppure, per non incorrere in una sanzione o addirittura per non perdere la patente, bisogna prestare attenzione anche ad altro.
Sfatiamo qualche mito: il passeggero, se ubriaco, potrebbe perdere la patente? «Se il passeggero è cosciente (quindi anche sobrio) del fatto che il conducente non è in grado di condurre in sicurezza un veicolo, è obbligato (nel limite delle sue possibilità) ad impedirne la continuazione del viaggio. Se entrambi sono “ubriachi”, sulla base dei fatti determinati e/o ricostruiti, possono essere denunciati entrambi lasciando la decisione alla competente autorità», ci spiega il tenente Renato Pizolli, portavoce della Polizia cantonale.
Se invece la persona seduta nel lato passeggero ha alzato troppo il gomito, il conducente non rischia né la multa, né la perdita della patente. Stando alla legge federale sulla circolazione stradale, però, il conducente non deve essere ostacolato o disturbato dai passeggeri.
Dormire in macchina è possibile
Se chi doveva guidare ha alzato il gomito, ha varie possibilità per rientrare a casa senza mettersi al volante. È anche possibile restare a dormire in auto, «se regolarmente parcheggiata». È vietato lasciare le chiavi nel quadro, oppure sedersi dal lato del guidatore? «Non vi sono obblighi particolari, in questi casi. Come Polizia cantonale evidenziamo che mettersi al volante dopo aver consumato bevande alcoliche, anche in piccole quantità, può portare a conseguenze anche gravi per sé e per gli altri», avvisa Pizolli, ricordando che è stata anche lanciata una campagna di prevenzione dal titolo «Guido io? Guidi tu?».
Per chi decide di fare un sonnellino, tuttavia, è bene ricordare che il tasso alcolemico scende molto lentamente (il TCS, sul suo sito web, indica in media circa 0,15 permille all’ora). Dopo una serata di abbondanti bevute, dunque, è anche possibile risultare al di sopra del limite anche la mattina successiva. Non basta nemmeno bere litri e litri d’acqua o di caffè: di stratagemmi davvero efficaci - sostiene il TCS - non ce ne sono.
Licenza revocata in soggiorno
Stando a uno studio dell’Ufficio prevenzione infortuni (UPI), la sobrietà non è sempre la regola quando ci si mette al volante in Svizzera: la percentuale di automobilisti che dichiarano di aver guidato almeno una volta negli ultimi 30 giorni dopo aver consumato alcol è particolarmente elevata (23%) rispetto anche alla media europea (15%).
E se invece non guido e la mia patente viene ritirata? È successo lo scorso febbraio ad Arbon, nel canton Turgovia. Un 38.enne stava festeggiando a casa la nascita del figlio. La polizia, intervenuta per schiamazzi e rumori molesti, ha effettuato il test alcolemico (risultato superiore al 2 permille). Pochi giorni dopo, la sorpresa: avviso di ritiro della patente, anche se l’uomo era nel suo salotto e non alla guida di un veicolo. Possibile? «In casi molto particolari, quando una persona ha una pesante e giornaliera dedizione all’alcol (ma concerne anche stupefacenti o medicamenti), per cui il comportamento scaturisce in azioni che richiedono l’intervento di Polizia (non per forza relativi alla circolazione) l’autorità competente, dopo accertamenti, può decretare una revoca della licenza di condurre per motivi di sicurezza», spiega Pizolli, ricordando che in questi casi subentra l’attività del medico del traffico. Si tratta, in poche parole, di una sorta di ritiro preventivo fondato su una presunta dipendenza da alcol o stupefacenti.