L'avvocato di Quadri e Verda Chiocchetti: «Siamo al paradosso più assoluto»
«Nella mia qualità di patrocinatore di Quadri e Verda Chiocchetti, ho preso atto oggi alle 12.15 via mail della destituzione con effetto immediato decretata dal Consiglio della Magistratura nei loro confronti». Inizia così la presa di posizione di Marco Broggini, l'avvocato dei due giudici, attraverso la quale conferma la volontà di presentare ricorso contro la decisione.
«A mio modesto parere – prosegue la nota – si tratta di decisioni clamorosamente arbitrarie, che denotano un evidente accanimento, per non dire altro. Ricordo che contro il Consiglio della Magistratura è pendente una ricusa davanti all’apposita Commissione di ricorso».
L’immagine segnalata dai miei clienti alla Magistratura, spiega Broggini, «raffigura due enormi falli in erezione con una donna sottomessa seduta nel bel mezzo, come fosse in attesa di farsi penetrare, condita dalla dicitura ''ufficio penale''. I due organi genitali in questione sono esposti con queste proporzioni al Museo della pornografia di Amsterdam. Secondo quanto dichiarato a ReteUno il giorno della pubblicazione sulla Regione dal presidente del Consiglio della Magistratura, egli avrebbe visto per la prima volta questa immagine su questo quotidiano, mentre in realtà il Consiglio della Magistratura ne era in possesso da settimane».
I «miei clienti», ribadisce l'avvocato, «hanno ritenuto che la trasmissione di questa immagine da parte del giudice Ermani a una segretaria del Tribunale penale cantonale mobbizzata potesse costituire il reato di pornografia ex art. 197 cpv. 2 CP, e hanno segnalato il tutto al procuratore generale Pagani, consegnando nelle sue mani l’esposto». Nello specifico, «l’art. 27a LOG impone a un giudice di denunciare alla magistratura penale fatti che potrebbero costituire reato. La circostanza che il procuratore straordinario Passini abbia poi preteso che non vi sarebbero gli estremi per l’applicazione dell’art. 197 cpv. 2 CP non significa nulla: basti pensare che la sua decisione non ha potuto essere impugnata dai denuncianti per loro carenza di legittimazione ricorsuale, e quindi non è stata riesaminata da nessuno tribunale».
Detto questo, «siamo oggettivamente al paradosso più assoluto». Ovvero, dice Broggini, «il giudice che invia immagini sconce non richieste (e non solo quella in esame) continua a svolgere la sua funzione, mentre chi adempie a un proprio dovere legale e morale viene destituito. Addirittura il Consiglio della Magistratura, manifestando per l’ennesima volta la sua volontà di colpire i miei assistiti, pretende che un eventuale ricorso non avrà effetto sospensivo».
Nell’ambito del ricorso «che sarà evidentemente presentato verrà chiesto l’immediato ripristino dell’effetto sospensivo». Quindi, la conclusione: «Posso comunque tranquillizzare i cittadini ticinesi: i giudici Verda Chiocchetti e Quadri sono sopravvissuti a questa bomba gettata loro in faccia a mo’ di regalo natalizio».