«Le critiche mi hanno sorpresa. Un altro mandato? Sono a disposizione»
La separazione in casa rossoverde, a Lugano, è stata il primo scossone elettorale delle prossime Comunali di aprile 2024. Tanto lontane – le Federali stanno entrando nella fase più calda – ma allo stesso tempo anche tanto vicine per le sezioni le cui commissioni cerca sono già al lavoro per comporre le liste per il Municipio e per il Consiglio comunale. E in casa socialista, dopo il «je t’aime moi non plus» andato in scena venerdì, all’ordine del giorno dell’assemblea sezionale di questa sera c’era anche l’improvviso divorzio con il fronte ecologista. Un ognuno per la sua strada che ha spalancato le porte a un tema rimasto un po’ in sordina ma che da mesi tiene banco in casa PS: la ricandidatura della municipale uscente Cristina Zanini Barzaghi. Un nodo che non era ancora stato sciolto, neanche dopo l’elezione della diretta interessata in Parlamento.
«Nessuno me ne aveva parlato»
Almeno fino a oggi. Già, perché la diretta interessata ha voluto prendere posizione dopo le bordate dei Verdi, i quali la avevano definita una presenza ininfluente in un Esecutivo dove il timone è saldamente in mano alle forze di centro-destra. Riconfermarne il seggio? «Non è più una priorità», avevano tagliato corto i Verdi. «Le critiche mi hanno sorpresa visto che nessuno me ne aveva mai parlato prima», ha chiosato la municipale in coda al suo intervento di bilancio di legislatura davanti a una cinquantina di presenti (incluso il capogruppo ecologista Danilo Baratti). «Sono dispiaciuta per quanto accaduto con i Verdi ma ritengo che una presenza progressista in Municipio sia fondamentale. Prima di entrarci, nel 2012, avevo detto che avrei adottato un metodo di lavoro che predilige il dialogo allo lo scontro. Dopo più di dieci anni posso dire che è stato così. Vorrei lanciare un segnale: teniamo gli occhi aperti. Sembra che si stia avviando una dinamica di frammentazione simile a quella del 2008, quando avevamo perso il seggio. La storia potrebbe ripetersi e rischiamo di restare fuori dall’Esecutivo. Personalmente – ha poi confermato – sono a disposizione per un’altra legislatura».
Commissione cerca al lavoro
In ogni caso, la sua presenza o meno in lista verrà decisa e annunciata a dicembre, quando la commissione cerca – composta da Marco Jermini, Marilena Ranzi-Antognoli e Filippo Zanetti – presenterà all’assemblea i nomi scelti per la corsa al Municipio. E le posizioni, su questo tema, divergono (serve infatti una deroga). E le posizioni, su questo tema, divergono. In attesa di sciogliere questo nodo, in casa socialista è stato fatto il punto sulla legislatura passata e si è guardato ai prossimi quattro anni. Per la copresidente Tessa Prati, la città «fatica a uscire da schemi ormai logori e a portare avanti progetti in modo autonomo». È dunque ora «di focalizzarci su quelli in grado di migliorare la città. Per esempio, è ora che i privati si occupino dell'aeroporto assumendosi dei rischi; su Campo Marzio bisogna progettare in modo innovativo, con un verde pubblico vero che non sia il tetto dell’autosilo e la Città deve capire che investire non vuol dire sprecare soldi».
E per poter cambiare le cose è importante mantenere (e rafforzare) la presenza in Consiglio comunale. «Il Legislativo è sempre più frammentato e se dovessimo perdere un seggio, avremmo un posto in meno anche nelle Commissioni», ha ricordato il capogruppo Carlo Zoppi. «Sulla carta abbiamo 13 voti su 60, se ci schieriamo su ogni tema con una votazione di principio ci schiacciano. Il PS ha vissuto momenti migliori; ci siamo ridotti a prendere decisioni sul "meno peggio" o che ci consentono di tirare avanti ancora per una legislatura. Questo ci ha impedito di crescere. Il nostro peggior nemico non sono la destra o il cambiamento climatico ma la paura che ci impedisce di vedere che dobbiamo correre dei rischi, come terminare un ciclo politico...».
Porta chiusa all’MPS
Detto della fine del matrimonio con i Verdi (almeno per quanto riguarda la lista unica per il Municipio; per il Legislativo gli ecologisti già correvano separati), il PS potrà invece contare sugli storici compagni del Partito comunista oltre al Forum Alternativo e al Partito operaio popolare, e questo sia per l’Esecutivo che per il Legislativo. «Abbiamo compattato le alleanze che stiamo portando avanti già da tempo», ha affermato il copresidente Filippo Zanetti. Con i Verdi «siamo arrivati alla fine di un percorso e ora ci sono le basi per una collaborazione che non sia per fini elettorali». L’alleanza, tuttavia, non verrà allargata alle altre forze di sinistra, MPS e Avanti con Ticino&Lavoro. Categorico Zanetti: «Abbiamo deciso di non contattarli e come direzione ce ne assumiamo la piena responsabilità».