Il caso

Le mani di Pablo Bentancur sul vivaio dell'AC Bellinzona

Il 15 ottobre si terrà l'assemblea dell'ACB che delineerà il destino del settore giovanile – Il presidente della SA Brenno Martignoni Polti: «L’ACB è una famiglia che deve comunicare e parlare con la stessa lingua, ecco perché sono disponibile per la carica»
Brenno Martignoni Polti, a sinistra, con il capitano Jonathan Sabbatini.
Alan Del Don
03.10.2024 19:11

Si prospetta un’assemblea «calda» martedì 15 ottobre alle 19 all’hotel Unione in città per l’Associazione calcio Bellinzona (ACB) che gestisce il settore giovanile. Come mai? Perché il patron Pablo Bentancur vorrebbe prendere le redini anche di quel settore, alla luce di uno statuto che gli garantisce il 60% dei posti in comitato. Comitato presieduto da sei mesi da Pamela Colombo (dimissionaria) che, alla pari dei suoi colleghi, non vede di buon occhio questa eventualità. Vedremo cosa succederà al punto 5 dell’ordine del giorno, quello riguardante le nomine. Il presidente del club ed ex sindaco Brenno Martignoni Polti ci conferma di essere interessato alla carica con l’obiettivo di «unire» l’associazione e la società anonima, come già dichiarato negli scorsi giorni alla trasmissione «Fuorigioco» su TeleTicino.

Coinvolgere tutti

«Di ACB ne esiste solo uno. E va dai giovanissimi, che si affacciano al mondo del calcio, fino alla prima squadra. Una famiglia che deve comunicare e parlare la stessa lingua. Con interazioni a 360 gradi, anche interpersonali, tra lo staff, chi scende in campo in Challenge League e l’universo giovanile granata», ci dice il timoniere della SA, alla testa del sodalizio dallo scorso giugno. «Brenno porta con sé una profonda passione per l’ACB. Con la sua dedizione e amore per il nostro team, sarà una guida preziosa per il futuro del club», si affermava nel comunicato diffuso tre mesi e mezzo fa che lo ritraeva assieme al CEO Pablito Bentancur, figlio di Pablo. Un futuro che, fra una decina di giorni, sarà con ogni probabilità più chiaro.

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