Il caso

L'orgoglio e il negozio che riapre

Dalpe: trovati i soldi e la persona che si occuperà della conduzione dell'unica bottega del paese chiusa da un mese e mezzo – Il sindaco Mauro Fransioli: «Ciò dimostra quanto i cittadini siano legati al villaggio»
La "Botea da Dalp". © Ti-Press/Samuel Golay
Alan Del Don
08.11.2022 06:00

«Dalpe è ottimista», era la seconda parte del nostro titolo dello scorso 17 ottobre. Siamo stati facili profeti. L’unico negozio del paese altoleventinese, chiuso alla fine di settembre dopo che la gerente ed ex municipale Giuliana Gianella è andata in pensione, va verso la riapertura in tempi da record. La rinascita della «Botea da Dalp» sarà possibile grazie al grande affetto ed al sostegno decisivo della popolazione e dei proprietari delle numerose case secondarie sfociato nella raccolta fondi che ha permesso di raggranellare (finora) ben 60.000 franchi. Una cifra importante, al di là delle più rosee aspettative (il termine è scaduto venerdì, ma chi vuole farsi avanti può ancora farlo), che dimostra ancora una volta l’attaccamento dei cittadini e dei vacanzieri verso lo storico punto vendita. Grazie a questo capitale iniziale si potrà ora presto costituire la cooperativa, che godrà anche di un contributo del Comune, come preannunciato sin da subito dal sindaco Mauro Fransioli e come confermatoci ieri telefonicamente dal diretto interessato.

Verso la rinascita

Le buone notizie non sono finite. Anzi. Ve ne sono ancora di migliori. Perché se è vero che per poter riaprire l’attività servivano i soldi (almeno una sostanziosa base di partenza), occorreva anche individuare qualcuno che fosse pronto a subentrare all’ex titolare nella conduzione del negozio. La persona giusta è stata trovata, ci ha assicurato il sindaco Mauro Fransioli, e risiede nel villaggio che conta 180 domiciliati. Il nome verrà svelato in occasione della riunione costitutiva della cooperativa che avrà luogo nelle prossime settimane. «Come Municipio siamo naturalmente soddisfatti. Ma non avevo dubbi, personalmente, considerando quanto i dalpesi e i vacanzieri siano legati alla bottega che rappresenta altresì un’attrattiva per il paese per invogliare le famiglie a trasferirvisi», rileva il timoniere in carica da tre anni e mezzo.

C’è fiducia per l’albergo

Verso la risoluzione la questione del negozio, si tratta ora di trovare il timoniere dell’Hotel des Alpes, alla luce dell’addio dopo quasi sette anni del noto chef Waldis Ratti. Il concorso per la gestione dell’albergo, di proprietà della società anonima CEL Dalpe, scade alla fine del mese. Anche in questo caso vi sarebbero degli interessati. L’obiettivo, se non già entro Natale, è quello di riaprire il ritrovo al più tardi in primavera.

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