L'ultimo viaggio del Battello, poi spazio a un quattro stelle
Dopo oltre mezzo secolo, a fine settembre le porte di uno degli alberghi storici di Melide sono destinate a chiudersi per sempre. A fine mese, l’Hotel Garni Battello cesserà definitivamente l’attività per lasciare spazio a una struttura alberghiera di alto standing.
Ebbene sì: le modine che da qualche mese circondano la struttura parlano chiaro: c’è un progetto in cantiere. Una domanda di costruzione preliminare è stata pubblicata nelle scorse settimane e entro la fine dell’anno dovrebbe apparire all’albo anche quella definitiva. I nuovi proprietari dell’Hotel Battello di Melide, due ristoratori di lunga data della Svizzera tedesca (che hanno rilevato l’edificio dai precedenti proprietari tedeschi), hanno le idee chiare: il garni verrà demolito completamente e ricostruito da zero insieme a un’autorimessa lato montagna. E, va da sé, con un nuovo nome: Hotel Azur. Parallelamente verrà ristrutturata anche la terrazza sul lago. Si parla di un investimento di svariati milioni di franchi (si stima tra i 10 e i 20). Sarà un restyling totale per un albergo, situato sul lungolago Motta, la cui parte principale era stata costruita negli anni Cinquanta e ampliata circa vent’anni più tardi.
Dagli anni ‘50 ad oggi
Insomma, il Battello si appresta al suo ultimo viaggio dopo 70 anni di servizio. E per Gabor Borostyan, che ha proseguito la tradizione famigliare e gestito l’albergo negli ultimi anni, il 30 settembre, quando verrà organizzata una festa di addio, sarà una data particolare. «La mia famiglia ha vissuto qui per anni e ci sentiamo parte di Melide. Siamo stati proprietari del Battello fino agli anni Novanta, poi la struttura era stata venduta e negli anni Duemila siamo ritornati come gerenti. Ogni cosa ha un inizio e una fine, ora siamo arrivati alla fine ed è un momento triste». E a influire sul disimpegno della proprietà, spiega Borostyan, è anche «l’attuale cambio franco-euro, che ci ha reso più costosi per i turisti stranieri. Dall’altro lato, però, continuiamo ad avere alti costi per il personale e le forniture. Per noi che puntiamo a un’albergheria a prezzi contenuti è un momento molto difficile». Che il futuro possa essere il turismo di lusso? Per Borostyan, che è anche municipale capo Dicastero turismo a Melide «il nuovo albergo si incastra meglio nella politica dello sviluppo turistico ticinese, dove si punta su una clientela ricca, disposta a pagare un premium price per avere un servizio di qualità maggiore. In ogni caso, la mia clientela abituale è dispiaciuta della chiusura, per loro diventa sempre più difficile trovare camere con prezzi moderati in Ticino».

Servizi di alto standing
Tornando al nuovo albergo, i proprietari e futuri direttori, Thomas Jeger e Rahim Kacem, ci confermano che parte dell’edificio sarà demolito e ricostruito per edificare «un elegante hotel a quattro stelle con un totale di 32 camere e suite, la maggior parte delle quali con vista lago». È pure prevista la realizzazione di una sauna con grotta di sale, un ampio centro fitness, un ristorante di alto livello con terrazza sul lago, un bar e una terrazza sul tetto che potrà essere affittata per eventi e funzioni private.
«Il progetto di rinnovamento costerà diversi milioni di franchi», spiegano Jeger e Kacem. «I lavori di ristrutturazione inizieranno nell’ottobre 2022 e dureranno fino al 2024, quando è prevista l’apertura dell’hotel», il cui progetto è stato realizzato dallo studio di architettura PHG Architekten di Zurigo sotto la direzione di dell’architetto Phillip Grossen. È inoltre prevista la creazione di venti posti di lavoro. E per i nuovi proprietari, i quali assicurano che si insedieranno a Melide, «è importante che l’hotel sia senza investitori stranieri, e che le tasse rimangano nel Comune».