Ticino

Morosi di cassa malati, prime domande al Governo

Un'interpellanza dell'UDC chiede chiarezza sulla nuova procedura che prevede l'obbligo di denuncia da parte dei Comuni
©Chiara Zocchetti
Red. Ticino&Svizzera
26.02.2024 12:00

La nuova procedura che prevede l'obbligo dei Comuni di denunciare gli assicurati morosi che non danno seguito alla convocazione continua a far discutere. Come avevamo riferito negli scorsi giorni, diversi Enti locali si stanno opponendo a questa nuova procedura. E, alcuni di essi, hanno addirittura deciso di non adottarla. Ora, da parte dell'UDC, tramite un'interpellanza è giunta anche una prima richiesta di chiarimenti nei confronti del Consiglio di Stato. 

«Negli scorsi giorni si è letto sulla stampa della che diversi Comuni si sono rifiutati di dare seguito a tale disposizione. In virtù del principio della sicurezza del diritto e della parità di  trattamento, è fondamentale che il Consiglio di Stato prenda posizione e attui i necessari correttivi», scrivono i deputati dell'UDC nel motivare l'urgenza dell'atto parlamentare.

La nuova procedura, ricordano poi i deputati democentristi, «sta creando grandi disagi ai Comuni, poiché oltre al maggior onere amministrativo, costringe gli stessi a segnalare (ndr. i morosi che non si presentano alla convocazione) al Ministero pubblico». Ministero pubblico che, viene sottolineato, sarà dunque «ancora di più sotto pressione». 

Per questi motivi, dunque, l'UDC pone al Governo diverse domande, in particolare per capire se nell'adottare la nuova procedura «si è tenuto conto dei maggiori oneri amministrativi posti a carico dei Comuni» e «dei maggiori oneri posti a carico del Ministero pubblico». Ma non solo: viene pure chiesto se «alla luce delle differenti prassi adottate dai Comuni, il Consiglio di Sato intende trovare altre soluzioni che verrebbero applicate da tutti senza creare disparità di trattamento». 

Correlati
Scontro Comuni-Cantone sui morosi di cassa malati
Dallo scorso ottobre gli Enti locali sono tenuti a convocare i cittadini che non pagano i premi e a denunciarli in caso non si presentino davanti alle autorità - Ma diversi Comuni (tra i quali Lugano, Chiasso, Mendrisio e Locarno) non ci stanno e hanno deciso di non applicare la misura