Tradizioni

Nasce il polo della musica popolare alpina

Faido, l’ex Galvanica verrà riconvertita in un auditorium per bande, cori e filarmoniche - Non sono esclusi degli spazi museali - Una parte sarà inoltre trasformata in un ostello da 100 posti letto - Juri Clericetti (OTR): «Un’occasione da non perdere»
© CdT/Gabriele Putzu
Alan Del Don
14.09.2023 06:00

Un polo della musica popolare alpina a Faido. Il luogo deputato ad ospitare la struttura è l’ex Galvanica, lo stabile industriale costruito a tappe a partire dall’Ottocento e all’inizio utilizzato come lanificio. Il complesso (dismesso da quasi mezzo secolo e che si trova nella zona della pista di ghiaccio, della palestra e del campo di calcio) è di proprietà del Comune che, alla pari dei pompieri, fino al 2003 l’ha utilizzato come magazzino. L’idea gode del sostegno dell’Ente regionale per lo sviluppo del bellinzonese e valli (ERS) e dell’Organizzazione turistica regionale bellinzonese e Alto Ticino (OTR). Anche perché, oltre a quel contenuto, l’edificio accoglierà altresì un ostello con un centinaio di posti letto per gruppi sportivi, associazioni, fondazioni e scuole nonché i rifugi della Protezione civile. Entro un mese o poco più, ci ha spiegato il sindaco Corrado Nastasi, il Municipio riceverà lo studio di fattibilità il cui credito di oltre 80.000 franchi era stato votato dal Legislativo a fine 2021.

Posizione strategica

In queste settimane la musica popolare è sulla bocca di tutti in Ticino: dal 21 al 24 settembre Bellinzona, come noto, ospiterà la Festa federale. Un evento che, questo è l’auspicio del direttore dell’OTR Juri Clericetti, potrebbe fungere «da volano e da incentivo per il progetto dell’ex Galvanica che stiamo seguendo con l’Esecutivo di Faido e con l’ERS per realizzare un polo dell’arte e della musica popolare di importanza cantonale e nazionale. La posizione del Comune è ideale: è al centro delle Alpi». Nello stabilimento si prevede di edificare un auditorium multifunzionale con delle sale prove/concerti da mettere a disposizione di bande, cori e filarmoniche. Potrebbero inoltre essere ricavati degli spazi museali. Tutto dipenderà da quanto vorranno investire i promotori che si sono già palesati, credendo fortemente nell’iniziativa.

Manna dal cielo

All’ex Galvanica troverà casa pure un ostello. Per il Comune e per l’OTR è manna dal cielo. «La richiesta di squadre e club sportivi che fanno capo alle nostre infrastrutture è importante», rileva Corrado Nastasi. Gli fa eco Juri Clericetti, il quale crede da sempre nel turismo sportivo (cfr. il Cdt del 6 settembre): «E questo vale sia per l’inverno sia per l’estate. Inoltre l’occasione di avere 100 posti letti aggiuntivi in una regione come la nostra, dove c’è penuria di strutture ricettive, va colta al volo».

Piva e mandolino

A proposito di tradizioni e folklore, fino a domenica 24 settembre il museo di Villa dei Cedri a Bellinzona ospita la mostra dedicata alla piva e al mandolino, due antichi strumenti musicali legati al Ticino. Le preziose opere esposte - alcuni mandolini intarsiati e con filettature decorative d’avorio e di madreperla sono costruiti dai discendenti delle antiche famiglie napoletane Vinaccia e Calace - rivelano il mondo nascosto dei musicisti del Sud delle Alpi. L’evento è promosso nell’ambito della Festa federale. Info su www.bellinzona2023.ch.

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