«Non torneremo con il Partito socialista»

Anche i grandi amori, purtroppo, possono finire. Alle elezioni del prossimo aprile il Movimento per il socialismo (MPS) e i Verdi non correranno assieme. Niente più lista unitaria, dunque, come nel 2021. Un fronte comune che non era sfociato nella conquista di un seggio in Municipio, ma che aveva permesso di portare nel Legislativo ben 6 rappresentanti. Un risultato lusinghiero, alla stregua del lavoro svolto in seno alle commissioni e nel plenum, come più volte affermato dai diretti interessati. Tuttavia, ora, le strade si separano, anche se i rapporti rimarranno di certo buoni.

«Il comitato ha deciso che il 14 aprile ci presenteremo con il Forum Alternativo con l’obiettivo, in un certo senso, di permettere alla nostra sezione di poter avere un futuro, visto che ci sarà un ricambio importante», rileva Giulia Petralli, co-coordinatrice dei Verdi del Bellinzonese, consigliera comunale e deputata. L’ultima parola spetta all’assemblea che si riunirà domenica 3 dicembre, ma la scelta di campo verrà di sicuro confermata. Quindi, chiediamo, non tornerete con il Partito socialista, riproponendo l’alleanza del 2017 alle prime storiche elezioni della Città aggregata? «No».

L’MPS, che ad inizio mese aveva ribadito la volontà di proseguire il cammino con i Verdi, prende atto con «profondo rammarico» della decisione presa dai vertici ecologisti. Il rammarico è ancora maggiore poiché, «in una comunicazione inviataci, i Verdi danno un giudizio assai positivo dell’esperienza unitaria, sottolineando che la lista comune ha ottenuto risultati sicuramente superiori a quelli che le due forze politiche avrebbero ottenuto separatamente». Il Movimento per il socialismo, in ogni modo, conferma che presenterà una lista sia per il Municipio sia per il Legislativo. Difficilmente, però, da solo, potrà ambire ad uno scranno a Palazzo.