Officine, il maxiappalto rimane in Ticino
È la commessa per antonomasia, fra la dozzina di appalti finora assegnata per le nuove Officine FFS di Castione. Ben 50,6 milioni di franchi circa per i lavori principali, ossia le opere da impresario costruttore per lo stabilimento industriale da almeno 580,5 milioni che verrà inaugurato tra fine 2026 ed inizio 2027. Il nostro cantone, ancora una volta, può sorridere. Fra le quattro offerte ricevute, come appreso dal Corriere del Ticino, le Ferrovie hanno scelto quella presentata dal Consorzio Rail Ticino capeggiato dalla Edilstrada SA con sede a Lugano.
La motivazione
«L’offerta del destinatario dell’aggiudicazione è stata nel complesso la più vantaggiosa e ha ricevuto il maggior numero di punti. Decisivo è stato in particolare il criterio di aggiudicazione ‘prezzo’, per il quale il destinatario ha presentato l’offerta più bassa», è la motivazione dell’ex regia federale che ha ufficializzato la scelta negli scorsi giorni. I lavori avrebbero dovuto iniziare settimana prossima con la simbolica posa della prima pietra. Come è noto, tuttavia, pur avendo ottenuto la licenza edilizia dall’Ufficio federale dei trasporti (si veda il CdT di venerdì scorso), il cantiere vero e proprio è slittato in quanto vi sono ancora due opposizioni pendenti legate alla compensazione delle superfici per l’avvicendamento delle colture. Ciò significa che un eventuale ricorso al Tribunale amministrativo federale non va assolutamente escluso.
Riserve non ancora sciolte
Pensiamo, soprattutto, al Comune di Biasca; una decisione in tal senso, abbiamo appurato, non è finora stata presa. C’è tempo fino a metà dicembre. Verosimile credere che come capita spesso in questi casi le riserve verranno sciolte solo pochi giorni prima e dopo aver avuto un ulteriore incontro con i vertici delle FFS. Che nel frattempo stanno ottimizzando il progetto con l’obiettivo di ridurre i costi, alla luce dell’aumento registrato dopo la presentazione di tutte le offerte inerenti allo stabile e all’infrastruttura ferroviaria. Questo in virtù «dell’attuale congiuntura economica», ha comunicato la stessa azienda.
Le specializzazioni
Ma veniamo alla commessa assegnata al Consorzio Rail Ticino. Fra i compiti segnaliamo, in particolare, lo scavo di circa 100.000 tonnellate di materiale, la demolizione del capannone prefabbricato e le opere in calcestruzzo armato. La Edilstrada SA, con succursali nella Svizzera italiana oltre alla sede principale di Lugano, è specializzata nella progettazione e nell’esecuzione di «costruzioni stradali, pavimentazioni di ogni genere, isolazioni, costruzioni edili e del genio civile, anche nella forma dell’impresa generale, scavi meccanici, arginature, ristrutturazioni di edifici, risanamenti di opere di calcestruzzo e lavori di specializzazione». Presidente e direttore, stando al Registro di commercio, è Marco Sciarini. «I membri di un consorzio di offerenti costituiscono una società semplice e devono demandarne la gestione a un’impresa», puntualizzavano le Ferrovie nel bando di concorso. Finora, complessivamente, gli appalti per le Officine ammontano a 130 milioni, andati perlopiù ad aziende ticinesi.