Paracetamol Challenge, Zanini alle farmacie del cantone: «Attenti alla vendita ai giovani»
Paracetamol Challenge: ingerire grandi quantità di paracetamolo per essere ricoverati in ospedale e vedere chi vi resta il più a lungo possibile. È questa, ne abbiamo parlato negli scorsi giorni, la nuova sfida che spopola su TikTok, in particolare tra gli adolescenti americani. La preoccupazione, ora, è che il fenomeno possa arrivare anche in Svizzera. Il pericolo è stato preso sul serio dai medici cantonali di Vaud e Giura, che hanno diffuso un comunicato allo scopo di «mettere in guardia la popolazione contro i pericoli di un abuso di paracetamolo». Il Dafalgan, per intenderci.
E la situazione in Ticino? Da noi interrogato, il farmacista cantonale Giovan Maria Zanini aveva riferito di non aver notato un’eccessiva richiesta di paracetamolo nelle nostre farmacie, invitando quindi a evitare facili allarmismi: «Se l’allarme scatta troppo preventivamente, c’è il rischio di creare il problema. Non di prevenirlo».
Nelle scorse ore, tuttavia, l'account Instagram del Dipartimento della sanità e della socialità (DSS) del Ticino ha pubblicato un post nel quale, a scopo preventivo, spiega i termini della sfida e, soprattutto, mette in guardia dai pericoli. Nel testo, il DSS conferma che attualmente, in Svizzera, non sono stati registrati ricoveri dovuti alla sfida. Ma anche il Ticino ha deciso di prendere precauzioni: il farmacista cantonale, si legge nel post, «ha diramato una comunicazione preventiva alle farmacie affinché prestino particolare attenzione alla vendita del farmaco ai più giovani».
Intossicazioni comuni
Se è vero che al momento non siano stati registrati ricoveri legati alla Paracetamol Challenge, le intossicazioni da paracetamolo – accidentali o volontarie – sono comunque frequenti in Svizzera. Perfino molto frequenti. «Quasi ogni giorno» ci ha spiegato negli scorsi giorni Zanini. «D’altro canto, il paracetamolo è una sostanza estremamente diffusa, ottenibile senza ricetta medica anche se in quantitativi limitati». Una sostanza, in ogni caso, tutto fuorché innocua: «Se altodosata – ribadisce il nostro interlocutore – può dare intossicazioni molto serie, portando in alcuni casi estremi anche alla morte».
Nel 2023, secondo gli ultimi dati a disposizione, a livello nazionale ci sono state otto intossicazioni gravi, una trentina di intossicazioni di gravità media, circa duecento di bassa gravità e altri duecento casi di consumo eccessivo ma asintomatico. Parliamo, in totale, di 5-600 casi fra bambini e adulti. «I più piccoli vengono in contatto con il paracetamolo accidentalmente, scambiando le pastiglie per caramelle, gli adulti invece spesso esagerano con la somministrazione ritenendo questo farmaco innocuo».