La reazione

«Peccato rinunciarvi: ricadute e visibilità verranno meno»

Bellinzona, dopo lo stop di un anno del torneo pasquale di calcio c'è grande delusione anche in ambito turistico - Le considerazioni di Juri Clericetti
© CdT/Gabriele Putzu
Alan Del Don
09.01.2024 14:30

Il mancato svolgimento, quest'anno, del Torneo internazionale Under 19 Wambo Cup di Bellinzona, come abbiamo riferito stamattina, è un duro colpo non solo per gli organizzatori. Ma anche per l’immagine di tutta la Città e per il settore alberghiero e non solo. La rassegna dedicata ai talenti del calcio giovanile, non giriamoci troppo attorno, crea indotto in un periodo fondamentale per il turismo, quello che per antonomasia dà la stura alla stagione che veramente conta.

Una vetrina importante

«È un gran peccato dover rinunciare a questo evento che abbiamo sempre sostenuto sia dal punto di vista promozionale sia da quello finanziario, limitatamente alle nostre risorse. Da una parte poiché come ben sappiamo e abbiamo più volte ribadito, eventi nazionali e internazionali come questi generano interessanti ricadute economiche soprattutto in termini di pernottamenti e ristorazione. Dall’altra perché regalano alla destinazione ampia visibilità, portando in giro per la Svizzera e l’Europa il nome di Bellinzona», rileva il direttore dell’Organizzazione turistica regionale Bellinzonese e Alto Ticino Juri Clericetti.

Il focus sullo sport

Aggiungiamoci poi il fatto che la Turrita e le valli si stanno profilando come destinazione ideale per ritiri calcistici e sportivi, grazie alle numerose infrastrutture presenti in pochissimi chilometri. Basti pensare, solo per fare due esempi, al campus sportivo di Biasca e a quello in divenire previsto a Bellinzona, che ruoterà attorno al bagno pubblico e allo stadio Comunale. «Esatto. Dovendo rinunciare al torneo perdiamo anche un volano promozionale per il segmento di futuri campi d’allenamento sui quali l’OTR sta fermamente puntando», conclude Juri Clericetti.

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