Politica

«Premi di cassa malati, raddoppiare le deduzioni»

La Lega lancia un’iniziativa popolare per far sì che i premi pagati dai cittadini possano essere interamente dedotti nella dichiarazione delle imposte – Sabrina Aldi: «È un atto dovuto nei confronti della popolazione»
Paolo Gianinazzi
31.08.2022 21:55

«Basta spennare il cittadino». È con questo slogan che questa mattina la Lega dei ticinesi ha presentato la sua ricetta per fronteggiare il costante aumento dei premi di cassa malati. Un aumento che, è stato ripetuto più volte durante la conferenza stampa, a questo giro potrebbe addirittura toccare il 10%. Motivo per cui, secondo il Movimento di via Monte Boglia, occorre agire per «lasciare un po’ di soldi in più nelle tasche dei ticinesi». E occorre agire tramite un’iniziativa popolare. Ecco perché, a partire da oggi la Lega inizierà una raccolta firme – ne dovrà consegnare almeno 7.000 entro il 12 dicembre 2022 – per fare essenzialmente una cosa: rendere i premi di cassa malati integralmente deducibili nella dichiarazione delle imposte.

La proposta

Concretamente, l’iniziativa popolare (primo firmatario il deputato in Gran Consiglio Andrea Censi) chiamata «basta spennare il cittadino, cassa malati deducibile integralmente» vuole intervenire sulla legge tributaria cantonale, aumentando le soglie fino a cui è possibile dedurre i premi dalle imposte. Oggi, una persona single può dedurre dalle imposte al massimo 5.200 franchi all’anno, mentre una famiglia 10.500 franchi. Ora, appunto, la Lega vuole (quasi) raddoppiare queste soglie. Secondo la proposta del Movimento, infatti, andrebbero portate a 9.000 franchi per i single e a 18.000 per le famiglie.

Vent’anni di differenza

«È una misura semplice, immediata e di facile attuazione», ha evidenziato la vice-capogruppo e portavoce del Movimento Sabrina Aldi. «Siamo confrontati con molteplici problemi», ha poi rimarcato: «Prima il COVID, poi la guerra, l’inflazione, l’aumento vertiginoso del prezzo della benzina, i frontalieri in costante aumento, soprattutto nel settore terziario. E ora, a tutti questi problemi si aggiunge pure il prospettato aumento dei premi di cassa malati». Ecco perché, secondo la vice-capogruppo, in questo momento storico l’iniziativa targata Lega «è un atto dovuto» nei confronti dei cittadini. Anche perché, ha poi spiegato, non va dimenticato che «la legge tributaria, per quanto riguarda le deduzioni per i premi di cassa malati, non viene modificata da vent’anni».

E proprio in questi vent’anni, ha poi spiegato Alessandro Mazzoleni (membro del Consiglio esecutivo della Lega), «i premi di cassa malati sono essenzialmente raddoppiati». Tutto ciò, a fronte del fatto che «in Ticino, rispetto al resto della Svizzera, i costi della cassa malati impattano in maniera più incisiva sulle finanze dei cittadini».

L’iniziativa, è poi stato evidenziato a più riprese, è dedicata essenzialmente al ceto medio. Ossia, ha rimarcato Aldi, «a coloro che stanno pagando il prezzo maggiore delle crisi che stiamo vivendo, e che spesso non arrivano a percepire gli aiuti statali».

Come spiegato dal primo firmatario dell’iniziativa Andrea Censi, vista la complessità del sistema, sull’impatto della proposta al momento non è possibile fare stime. Tuttavia, è stato spiegato che allo stato attuale (e con le soglie attuali) le deduzioni ‘costano’ alle casse dello Stato circa 110 milioni. O come ribadito da Censi: «Lasciano nelle tasche dei cittadini 110 milioni».

E pure sul pareggio di bilancio, i promotori dell’iniziativa sono stati chiari: il risanamento delle finanze non va fatto sulle spalle dei cittadini. «Se la risposta per riequilibrare i conti del Cantone è tassare maggiormente i cittadini (o sgravarli di meno), allora non sono d’accordo», ha affermato Mazzoleni.

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