Quei magnifici 12 al passo d'addio
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«Il rinnovamento avverrà quando qualcuno avrà finalmente il coraggio di dire che in politica non tutto è possibile». Il compianto scrittore italiano Andrea Camilleri, con i suoi personaggi (il commissario Montalbano vi dice qualcosa?), ha conquistato il mondo e stupito spesso per il linguaggio schietto. Come ogni intellettuale che si rispetti, si è spesso occupato anche della cosa pubblica, auspicando un ricambio della classe dirigente. Chissà, forse sarebbe stato contento di vedere che nel Locarnese, la sera del 14 aprile (o al più tardi dopo il secondo turno), il suo auspicio prenderà forma.
Saranno almeno dodici i nuovi sindaci del nostro comprensorio. Ecco i Comuni che avranno un timoniere fresco di elezione, in rigoroso ordine alfabetico: Ascona, Brissago, Cerentino, Cevio, Cugnasco-Gerra, Lavertezzo, Locarno, Mergoscia (un caso particolare, come vedremo più avanti), Minusio, Orselina, Tenero-Contra e Terre di Pedemonte. Se non è un record a livello cantonale negli appuntamenti con le urne degli ultimi 30-50 anni poco ci manca. Le tacite si concretizzeranno invece a Bosco Gurin, Campo Vallemaggia, Cerentino, Linescio ed Orselina. In tutti i casi ogni dubbio verrà dissipato lunedì prossimo, 5 febbraio, quando le liste saranno definitive dopo il deposito avvenuto il 22 gennaio.
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Il rocker prestato alla politica
Noblesse oblige partiamo da Locarno, anche se lo abbiamo scritto a ripetizione negli ultimi mesi. Dopo nove anni quasi alla guida della Città (subentrò in corso di legislatura a Carla Speziali, nel luglio 2015), Alain Scherrer (classe 1965, ingegnere elettrotecnico, esponente del PLR) si farà da parte. Ha fatto «gavetta», come si suole dire, dapprima nel Legislativo (2000-2004), anno in cui poi entrò in Municipio. È stato capodicastero Finanze (per otto anni, fino al 2012), Sicurezza e cultura (2012-2015) ed infine Amministrazione generale e turismo. Salvo sorprese la guida del Comune dovrebbe passare nelle mani del suo attuale collega di Esecutivo e di partito Nicola Pini, in carica da tre anni.
Tamara Bettazza, la sorpresa
Si fa da parte pure Luca Pissoglio (PLR), che siede sulla poltrona più ambita di Ascona dal 2012. Classe 1958, medico specializzato in pediatria, è nella stanza dei bottoni da 24 anni. In precedenza, nel 1996, era stato per una legislatura consigliere comunale a Muralto. Roberto Ponti (PLR), quasi 63.enne, è sindaco di Brissago da 14 anni, ma in Municipio è stato eletto vent’anni prima. Un politico dalla grandissima esperienza, dunque, che in tre decenni assieme ai colleghi ha «trasformato» l’ente locale, pensando in special modo alla zona del lungolago.
A Cerentino, uno dei quattro paesi della Rovana (gli altri sono Bosco Gurin, Campo Vallemaggia e Linescio), non si ripresenta Silvano Leoni. Quarant’anni spesi a favore della collettività, su tutti i fronti, possono bastare. È al timone del villaggio dal 2008. Della sindaca di Cevio Moira Medici, 48 anni, Gruppo Paese Libero, al posto di comando dell’ente locale valmaggese da soli tre anni, abbiamo già riferito sull’edizione di mercoledì. Getta la spugna, a Cugnasco-Gerra, Gianni Nicoli (Il Centro); classe 1971, è al timone da 12 anni e, complessivamente, siede nell’Esecutivo da 19. In precedenza aveva occupato uno scranno nel Legislativo per quasi un decennio. A Lavertezzo non sarà più della partita Tamara Bettazza, classe 1962, esponente di Per Lavertezzo. Il 16 maggio 2021 aveva superato al secondo turno in modo chiaro Roberto Bacciarini (Il Centro), il quale le aveva lanciato il guanto di sfida.
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I «veterani» Dafond e Pohl
A Mergoscia, entro i termini, non è stata presentata nessuna candidatura alla Cancelleria. Né quella della sindaca Adriana Künzle (alla testa del consesso da meno di un anno dopo essere subentrata al dimissionario Sandro Ghisla) né del vice Lorenzo Cadra e della municipale Giaele Ghisla. Non è la prima volta, a dire il vero; tocca ora alla Sezione degli enti locali fissare un nuovo termine per il deposito delle liste. Felice Dafond (classe 1957, avvocato, PLR) dice basta dopo vent’anni al timone di Minusio, nel cui consesso è entrato nel 1992 (quattro anni dopo era diventato vice). È stato altresì granconsigliere per quattro legislature (1995-2011) e dal novembre 2018 presiede l’Associazione Comuni ticinesi. Ad Orselina appende i dossier al chiodo lo storico primus inter pares Luca Pohl, 74 anni oggi; al timone dal 2004, in Municipio dal 1992 e prima ancora in Consiglio comunale negli anni Ottanta. Se ne va pure Marco Radaelli (classe 1968, Lega-UDC), alla guida di Tenero-Contra da sei anni (il doppio nell’Esecutivo). Lo stesso fa Fabrizio Garbani Nerini, classe 1971, primo sindaco del Comune aggregato di Terre di Pedemonte, in carica quindi dal 2013, della lista Libertà Solidarietà Ambiente. In precedenza era stato timoniere di Cavigliano per 9 anni.
Chi invece si ripresenta
Si ripresentano il 14 aprile, per contro, i sindaci di Avegno Gordevio (Mario Laloli); Bosco Gurin (Alberto Tomamichel); Brione sopra Minusio (Franco Gandin); Campo Vallemaggia (Mauro Gobbi); Centovalli (Michele Turri); Gambarogno (Gianluigi Della Santa); Gordola (Damiano Vignuta); Lavizzara (Gabriele Dazio); Linescio (Michele Moretti); Losone (Ivan Catarin); Maggia (Andrea Sartori); Muralto (Stefano Gilardi); Onsernone (Stephan Chiesa); Ronco sopra Ascona (Paolo Senn); e Verzasca (Ivo Bordoli).
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La situazione nel Bellinzonese
Restando nel Sopraceneri, ma passando al Bellinzonese e valli, il prossimo 14 aprile saranno almeno tre i nuovi sindaci. Un numero quindi decisamente inferiore rispetto a quello che si prospetta nel Locarnese (si veda l’articolo principale). Anche in questo caso in rigoroso ordine alfabetico, non si ricandidano i timonieri di Acquarossa (Odis Barbara De Leoni, PLR, in carica da due legislature), Lumino (Nicolò Parente, Il Centro, sulla poltrona più ambita da soli tre anni) e Riviera (Alberto Pellanda, PLR, in sella dal 2019).
Gli aventi diritto di voto non dovranno invece esprimere la loro preferenza a Bedretto, Dalpe e Personico in quanto le elezioni saranno tacite. A Bodio, Giornico, Prato Leventina e Quinto le elezioni si terranno nel 2025.