Quel locale incubo del vicinato

Musica alta e schiamazzi degli avventori del bar Vittoria a Mendrisio suscitano la vibrante protesta di diversi abitanti - Decine le richieste di intervento alla polizia comunale
Centro Storico. c’è chi lo vuole animato giorno e sera e chi lo apprezza per la sua quiete.
Red. Online
30.05.2016 06:00

MENDRISIO - Le ostilità si sono aperte alla fine del 2013, poco dopo l'avvento di una nuova gestione all'esercizio pubblico. Da allora, tra un gruppo di abitanti della parte alta di corso Bello a Mendrisio e il bar Vittoria screzi e incomprensioni sono proseguiti senza soluzione di continuità. Un conflitto fatto di petizioni, proteste e appelli nel quale è stato trascinato il Municipio, che deve affrontare l'improbo compito del mediatore.

A sollecitarne l'intervento, una quarantina di abitanti del centro storico, che a più riprese ha denunciato una situazione ritenuta intollerabile. «Apertura ben oltre gli orari regolarmente consentiti, rumori molesti notturni, continui schiamazzi, musica dal vivo con valori sicuramente al di sopra dei valori consentiti, detriti, urina, vomito, mozziconi e altro si lasciano ritrovare regolarmente negli spazi antistanti il bar in questione» si legge nell'ultima raccomandata spedita il 14 marzo scorso al Comune. Vista l'esigenza di «riguadagnare il diritto alla quiete notturna e al decoro», la richiesta alle autorità è quella di intervenire con provvedimenti risolutivi. T

Si perde quasi il conto delle volte, alcune decine, in cui è stata chiamata la polizia comunale, soprattutto per accertare il superamento dei limiti sonori ammessi per la riproduzione di musica in occasione di feste ed eventi speciali al bar Vittoria. Ciononostante, lamenta il gruppo di inquilini di stabili nei dintorni del locale, la situazione «non è cambiata nemmeno un po'», tanto che «alcuni abitanti hanno cambiato casa» e numerosi spazi residenziali «non riescono ad essere locati».

Si dice vittima di una «crociata condotta da quattro abitanti» la responsabile del ritrovo Greta Manca, che rispedisce al mittente quasi tutte le accuse. È vero, spiega, «due o tre volte c'è stato un po' più di rumore perché è arrivata tantissima gente e abbiamo faticato un po' a rispettare i limiti. È colpa mia, ho preso due multe e le accetto. Se sbaglio è giusto pagare». Tutto il resto, però, secondo l'esercente sono invenzioni o, nella migliore delle ipotesi, esagerazioni: «In altri cantoni, chi chiama inutilmente la polizia, come avviene nel nostro caso, viene sanzionato, qui no. Non è normale scomodare la polizia senza motivo».

In mezzo alla disputa ci sono le autorità comunali, che, osserva il capodicastero Sicurezza pubblica Samuel Maffi, «non stanno con le mani in mano». Il bar Vittoria, in alcuni casi, è incorso in violazioni delle ordinanze comunali ed è stato sanzionato con contravvenzioni. Ad ogni chiamata la polizia è intervenuta, tuttavia non sono finora state riscontrate infrazioni di gravità tale da richiedere misure ancora più drastiche come l'imposizione di divieti o la chiusura del locale. Insomma, l'equilibrio è assai precario e non da oggi a Mendrisio, dove da tempo si scontrano le esigenze di chi reclama un nucleo più animato e attrattivo per i giovani e quelle dei residenti che pretendono la tranquillità serale.