Quel radar nella galleria del Ceneri non ha mai messo a rischio la sicurezza

Il posizionamento del radar nella galleria autostradale del Ceneri ha rispettato pienamente tutte le disposizioni in materia di sicurezza stradale. Lo afferma il Consiglio di Stato rispondendo a un'interrogazione presentata da Paolo Caroni (il Centro) in merito all'apparecchio comparso a metà gennaio all'interno del tunnel.
La questione era stata sollevata su Tio.ch da un'avvocata del Luganese, secondo la quale «l'installazione non solo comprometteva la funzionalità della via di evacuazione (l'uscita di emergenza, ndr.), ma violava anche le normative sulla sicurezza sul lavoro e sulla prevenzione degli infortuni». A tal proposito, il Governo nella sua risposta fa notare che la via di fuga era garantita, lasciando integra «la luce» strutturale: «L’accesso alla porta “verde” non è in alcun modo precluso dalla presenza dell’apparecchio».
In merito alla sicurezza del posizionamento, viene ribadito «fermamente» che «nulla è lasciato al caso». Nello specifico, il posizionamento è stato minuziosamente pianificato prima della posa, come è consuetudine per ogni controllo (anche al di fuori dell’autostrada). Ogni posizionamento dispone di una documentazione fotografica preparata prima dell’inizio del controllo. La posa dei radar soggiace infatti sia a rigide direttive tecniche emanate dall'Ufficio federale delle strade (USTRA), sia ad analisi d’opportunità effettuate dalla Polizia cantonale. Per stabilire la posizione del radar sono stati utilizzati in particolare i seguenti criteri: sicurezza stradale in generale; sicurezza per gli addetti ai lavori (posa e rimozione); prevenzione, nella modalità a lungo termine (il conducente sa che c’è o che potrebbe esserci un controllo della velocità e di conseguenza rispetta il limite).
Perché nella galleria del Ceneri
Il Consiglio di Stato spiega pure perché un controllo all'interno della galleria autostradale del Ceneri è appropriato. Nel caso specifico si circola all’interno di una galleria autostradale dove vige un limite di velocità di 100 km/h. Se tale limite non è rispettato, subentrano fattori che potrebbero precludere e influire sulla sicurezza stradale, e che sono determinati anche dalla configurazione della struttura. Si tratta infatti di una galleria con due corsie di scorrimento senza corsia di emergenza (esiste una nicchia per veicoli a circa a metà della galleria), mentre la parte finale del manufatto piega, con una curva a largo raggio, verso destra. Alcune centinaia di metri più avanti, al termine della galleria, s’impatta con un repentino cambio di luce determinato da più fattori (giorno/notte, orario, posizionamento del sole). Il controllo è stato posizionato proprio prima della curva citata, considerati i fattori di maggior rischio in caso di inosservanza dei limiti da parte di alcuni utenti e, nel tempo, per prevenire tali comportamenti.
A tal proposito la mente torna a un incidente mortale. Purtroppo, nel mese di giugno del 2024 un motociclista che circolava in direzione nord ha perso il controllo del motoveicolo proprio all’interno della galleria del Ceneri e ha perso la vita.
Insomma, il Governo condivide la posizione della Polizia cantonale, confermata anche dall'USTRA: la funzionalità della via di fuga era garantita anche in presenza del radar.