Giustizia

Reati sessuali, carcere prorogato

Resta in detenzione preventiva l’uomo del Luganese arrestato lo scorso settembre – Sotto la lente degli inquirenti anche (presunti) episodi di violenza fisica contro la compagna
© Ti-Press/Pablo Gianinazzi
Nico Nonella
26.02.2024 18:15

Emergono nuovi dettagli sul caso dell’uomo sulla quarantina domiciliato nel Luganese arrestato a metà settembre e accusato (anche) di reati sessuali in ambito privato. La prima novità è che, stando a nostre verifiche, la carcerazione preventiva è stata recentemente prorogata dal giudice dei provvedimenti coercitivi.

La seconda riguarda i reati a carico dell’uomo: oltre quelli di natura sessuale (si tratterebbe di una presunta violenza carnale, ne avevamo riferito lo scorso 15 novembre), stando a nostre informazioni sotto la lente degli inquirenti ci sono anche altri presunti episodi di violenza, questa volta fisica. L’uomo avrebbe infatti aggredito e preso a pugni la compagna tra le mura di casa. A questo si aggiungono delle minacce proferite nei confronti della donna.

L’inchiesta coordinata dalla procuratrice pubblica Margherita Lanzillo sta facendo il suo corso e l’uomo avrebbe fornito parziali ammissioni, soprattutto per quanto riguarda l’aggressione fisica. Negli scorsi mesi, la Polizia aveva perquisito il domicilio e il luogo di lavoro del quarantenne, nei cui confronti vale sempre la presunzione di innocenza.

Quel che è certo è che si tratta di un caso, visti i (presunti) reati, molto delicato. A conferma di ciò, il Ministero pubblico, da noi interpellato, ha confermato che «da settembre si trova in carcerazione un uomo domiciliato nel Luganese per reati anche a connotazione sessuale (in ambito privato)», specificando però che «sui dettagli dell’inchiesta è prematuro fornire informazioni per ragioni legate al segreto istruttorio e alla tutela della vittima».

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