Respinto il ricorso sui conti, «Ma la cassa Pompieri va contabilizzata»

Il ricorso sul Consuntivo 2023 di Lugano è respinto, ma resta l’invito del Governo a sistemare la questione della cassa dei Pompieri. Si può riassumere così la decisione del Consiglio di Stato, che lo scorso 26 febbraio ha bocciato le censure solevate dal municipale Raoul Ghisletta e dai consiglieri comunale Edoardo Cappelletti e Cristiano Canuti (Sinistra) contro i conti cittadini. Il ricorso, lo ricordiamo, era stato inoltrato poiché A Lugano, come peraltro da consuetudine, non era stata contabilizzata la cassa del Corpo (si parla di circa 2,5 milioni di franchi). Di qui la richiesta di annullare l’approvazione del Consuntivo da parte del Consiglio comunale, facendo integrare la suddetta cassa nei conti pubblici.
Un tema anche politico
Nella sua decisione, il Consiglio di Stato ha ribadito quanto già detto nella risposta a un’interrogazione parlamentare di Giulia Petralli (I Verdi). Ossia che d’ora in avanti il conteggio di questa casse dovrà confluire nei consuntivi. Già, perché «la situazione attuale, che vede ancora casi di Corpi pompieri gestiti contabilmente al di fuori dei conti comunali, è verosimilmente il frutto di un retaggio storico, una consuetudine che non trova riscontro nell’attuale assetto legislativo». Per il Consiglio di Stato, insomma, «non sussistono più motivi per non procedere ad un’integrazione completa della contabilità dei Corpi pompieri all’interno di quella comunale». Di qui l’invito ai Comuni interessati «a procedere in tal senso, prevedendo le necessarie modifiche contabili a partire dai preventivi 2026». A titolo di paragone, dei 28 Corpi pompieri in Ticino, in 17 casi le casse (o altri conti bancari/postali) sono escluse dal bilancio del Comune. Da questi 17 casi «è già stata esclusa la Città di Locarno, che ha integrato la contabilità del corpo pompieri nei conti comunali, seppur solo nell’anno contabile 2024».
Tornando al ricorso della Sinistra, il Governo ha in buona sostanza ritenuto che i diritti di informazione del Legislativo nell’esame del consuntivo 2023 sono stati sufficientemente tutelati. Ossia che il Consiglio comunale di Lugano ha potuto decidere sui conti «con la necessaria cognizione di causa».
Non si andrà al TRAM
La decisione del Governo è nel frattempo cresciuta in giudicato: Ghisletta, Cappelletti e Canuti hanno infatti reso noto di aver rinunciato a ricorrere. «Il Consiglio di Stato – scrivono in una nota – non ha prelevato tassa di giudizio o assegnato ripetibili, riconoscendo in ciò non solamente la nostra legittimazione a ricorrere, ma anche la serietà del nostro intento teso a tutelare l’interesse pubblico». Pur rinunciando ad adire al Tribunale cantonale amministrativo, martedì 5 marzo Ghisletta, Cappelletti e Canuti hanno inviato una lettera al Municipio, chiedendogli di integrare la cassa nel Preventivo 2026 e di proporre al Consiglio comunale un aggiornamento del regolamento Pompieri, risalente al 1982.