Richiedente l'asilo trovato morto a Balerna: «Escluso l'intervento di terzi»

Un malore, forse un tragico incidente. Di sicuro non v’è stato l’intervento di altre persone. È quanto emerso dagli approfondimenti in merito alla morte di un richiedente l’asilo il cui corpo è stato trovato nel riale che scorre lungo via Motta a Balerna, a pochissimi passi dal Centro federale d’asilo di Pasture. La Polizia cantonale ci ha infatti confermato che «sulla base degli accertamenti sia medico-legali sia di polizia giudiziaria si esclude il coinvolgimento di terzi». Prosegue, dunque, l’inchiesta coordinata dalla Magistratura dei minorenni, chiamata a chiarire le cause e le circostanze del decesso. Inquirenti che, invece, sono ancora in attesa degli esami tossicologici. Stando a quanto riferito dalla RSI, il cadavere non presentava segni di ferite e accanto al corpo è stata trovata una bottiglia di superalcolici. Vi sarebbero inoltre delle riprese effettuate dai sistemi di videosorveglianza attivi in zona i quali immortalerebbero (non nel punto esatto della morte) il ragazzo mentre cammina da solo
Il nodo dei documenti
Oltre a questo, gli inquirenti stanno anche cercando conferme in merito ai dati anagrafici del ragazzo. Da noi sollecitate, infatti, le autorità ci hanno risposto che «come da prassi, in assenza di un documento di identificazione valido, vengono disposti degli accertamenti finalizzati a determinare tra le altre cose l’età del giovane deceduto».
Un ricordo
Nel frattempo, l’Associazione Mendrisiotto Regione Aperta organizzerà, sabato a partire dalle 10 al cimitero di Balerna, un incontro rivolto a tutta la comunità, ospiti del Centro federale d’asilo compresi. «Sarà un’occasione importante – si legge in una nota – per ritrovarsi, per ricordare la persona scomparsa e per iniziare a capire quali insegnamenti si potranno trarre da questa tragedia».