Luganese

Richiedenti l'asilo in protesta a Cadro

Dopo la decisione di convertire il Centro d’accoglienza Ulivo in un foyer per minori, domani alle 12 è stato indetto un presidio solidale organizzato con il sostegno del CSOA Il Molino – La Croce Rossa: «Sì a soluzioni, no a polemiche»
© CdT/Chiara Zocchetti
Red. Lugano
19.02.2025 18:05

È andata di traverso ad alcuni ospiti del Centro d’accoglienza Ulivo di Cadro la decisione di convertire il campo gestito dalla Croce Rossa in un foyer per minori non accompagnati. Una decisione che comporta il trasferimento del centinaio di persone che ci vivono in altre strutture del cantone (alcune famiglie verranno però ospitate in una pensione di Giubiasco). Motivo per cui domani alle 12 è stato indetto un presidio, organizzato con il sostegno del CSOA Il Molino, contro una gestione che «non tiene conto dei più basilari diritti e bisogni degli esseri umani che vi vivono». In una presa di posizione, «i migranti che oggi vivono» nella struttura di Cadro spiegano che la decisione è stata presa «senza darci alcuna possibilità di fare domande o ricevere risposte. La maggior parte di noi vive in queste condizioni da anni, costretti a spostarsi da un campo all’altro e da un hotel all’altro». Le persone che vivono attualmente al centro di Cadro formulano quindi delle richieste precise, ovvero che «coloro che hanno diritto a una casa vengano trasferiti immediatamente in un’abitazione» e che le persone che «stanno ancora completando il loro processo vengano trasferiti in campi con condizioni di vita migliori e più umane». Se queste richieste non dovessero venire accolte, scrivono, «non lasceremo il campo».

«Sì a soluzioni, no a polemiche»

Ma come intende gestire questa situazione la Croce Rossa? «Siamo pronti ad ascoltare proposte costruttive con l’obiettivo di individuare soluzioni concrete piuttosto che sollevare polemiche – ci fa sapere l’organizzazione, da noi raggiunta per un commento –. Ci piacerebbe che chi "fomenta" pochi singoli individui che faticano ad accettare un trasferimento e un trasloco si adoperassero nella ricerca di soluzioni concrete, come per esempio il reperimento degli alloggi, che è di competenza del Cantone».

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