Mendrisio

Se i rifiuti fanno sbuffare: dietro l’appello del Genée

Il tradizionale fantoccio si è dichiarato stufo dei sacchi in giro per il paese – Abbiamo cercato di capire se c’è qualcosa che distingue Rancate dagli altri quartieri: è la raccolta porta a porta, che però è in vigore anche altrove – «Il sistema funziona bene, uno studio in corso potrebbe ottimizzarlo»
© CdT/Chiara Zocchetti
Lidia Travaini
07.02.2025 06:00

«Ul Genée al se tacaa sü perché da sac dal rüt in gir par ul paes na po pü». Tradotto in italiano per i meno avvezzi al dialetto: «Genée si è impiccato perché non ne può più dei sacchi della spazzatura in giro per il paese». Così recitava il messaggio del fantoccio che ogni anno fa visita a Rancate e ai suoi abitanti a fine gennaio. Un messaggio strettamente legato alla vita del quartiere da cui trapelava insofferenza per la presenza di sacchi dell’immondizia nelle strade. E un messaggio che suonava come un appello, non tanto alla popolazione, bensì al Comune.

Tra interrati e giri di raccolta

Ne abbiamo approfittato per capire se c’è qualcosa che distingue Rancate dagli altri quartieri mendrisiensi per quel che concerne la gestione dei rifiuti solidi urbani. Domanda che abbiamo girato a Gabriele Martinenghi del Dicastero Ambiente e Servizi urbani della Città di Mendrisio.

Riassumendo, potremmo affermare che la risposta è: sì, ma solo in parte. Perché a Rancate è in vigore la raccolta cosiddetta porta a porta, che prevede il deposito due volte la settimana dei sacchi ufficiali in punti specifici del paese e un giro di raccolta dei sacchi stessi da parte di una ditta specializzata. Il sistema non è però in vigore solo a Rancate. «Il sistema di gestione attuale dei rifiuti di Mendrisio è legato anche al processo aggregativo – esordisce Martinenghi –, durante le varie tappe aggregative abbiamo rilevato le situazioni in essere nei vari quartieri e abbiamo cercato poi di allinearle con l’obiettivo di mettere a disposizione il servizio migliore possibile». La conseguenza è che oggi i rifiuti non sono gestiti (o meglio raccolti) con il medesimo sistema in tutti i 10 quartieri. «La posa di contenitori interrati o semi interrati è ritenuta molto valida, quando è possibile attuiamo quindi questa soluzione perché centralizza, naturalmente questi contenitori devono essere ubicati in modo che gli abitanti abbiamo una buona accessibilità e ci sono zone che si prestano di più e altre che si prestano meno. Oggi abbiamo quindi dei quartieri con aree di raccolta, dei quartieri con sistemi misti e dei quartieri con la raccolta porta a porta un certo numero di volte alla settimana».

Come, dove

Calendario ecologico di Mendrisio alla mano: i quartieri dove la raccolta viene effettuata esclusivamente porta a porta sono Rancate, Meride e Capolago; quelli con un sistema misto Mendrisio, Arzo, Besazio, Genestrerio e Ligornetto; quelli dove è obbligatorio usufruire dei contenitori interrati Salorino e Tremona. «Siamo soddisfatti della situazione attuale – prosegue il nostro interlocutore –, il sistema è ottimo e funziona bene, gli abusi segnalati sono rari, poche unità all’anno. Siamo comunque consapevoli che la soluzione con il giro porta a porta che implica il deposito dei sacchi per strada entro le 7 di mattina non sia sempre la migliore per più aspetti, come gli odori in estate o gli animali che vengono attirati dai sacchi, e siamo consci che alcune soluzioni andrebbero ottimizzate». Per questo Mendrisio si sta già muovendo: «Stiamo ragionando su Rancate ma non solo. Abbiamo commissionato uno studio per capire dove si possono portare miglioramenti e ottimizzare il sistema con l’obiettivo di dare a tutti le stesse possibilità di deposito. Lo studio è già a buon punto, siamo nella fase conclusiva di analisi delle indicazioni scaturite, ci darà gli imput necessari per riflessioni e analisi interne».

Mendrisio però non ha fretta, perché il sistema attuale è ritenuto soddisfacente, ribadisce Martinenghi: «Abbiamo oltre 40 piazze di raccolta e 3 ecocentri, un buonissimo tasso di copertura, ricicliamo più del 60% della totalità dei rifiuti che raccogliamo, e con la tassa sul sacco la quantità di rifiuti solidi urbani è calata del 30%. Ma come per ogni macchina ogni tanto è giusto fare un’analisi, per apportare eventuali ottimizzazioni».

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