Sotto la lente

Sempre più bambini all'asilo

Bellinzona: il grado di occupazione è «molto elevato» alla scuola dell’infanzia con una media di 21 allievi per sezione - Situazione nella norma, per contro, alle Elementari con 18 alunni - Ristrutturazione dell’istituto Nord: sarà necessario un credito supplementare
© CdT/Chiara Zocchetti
Alan Del Don
25.03.2023 06:00

L’edilizia scolastica è un argomento che spesso tiene banco all’ombra dei castelli. Era così prima dell’aggregazione, nella «vecchia» Bellinzona. Ed altrettanto capita oggi, con i quartieri che da uno sono passati a tredici. L’attenzione rimane vigile da parte dei vari schieramenti. Il gruppo Verdi-FA-MPS-POP-Indipendenti è quello più sul pezzo, come si dice. Rispondendo ad un’articolata interrogazione (contraddistinta da ben 37 domande) inoltrata da Matteo Pronzini, Angelica Lepori e Giuseppe Sergi il Municipio ha fatto il punto sul dossier. Portando all’attenzione di tutta la popolazione cifre, prospettive e progetti.

Due sedi monitorate

La premessa è chiara come l’alba, citando Vasco: «L’edilizia scolastica non è programmata o concordata con l’autorità cantonale. L’Ispettorato scolastico Bellinzonese e Tre Valli approva l’ordinamento degli iscritti alle scuole comunali basandosi sulle capacità logistiche degli stabili esistenti». Si arriva dunque, subito, al nocciolo della questione. Le scuole, in senso fisico. La situazione più delicata si presenta all’asilo. Con una media di 21 allievi per sezione il grado di occupazione è «molto elevato» (87,76%). Nell’anno scolastico in corso i bambini sono 1.176 in 56 sezioni, quando la capacità ricettiva teorica è di 1.340. Particolare attenzione viene data alle sedi di Sementina e di Giubiasco (scuola dell’infanzia del Tiglio), visto che «il numero massimo di allievi per sezione è raggiuto con regolarità da qualche anno».

Tra risanamento e priorità

Va meglio alle Elementari, dove la media è di 18,19 allievi per sezione (per un totale di 113). Ciò significa che il grado di occupazione è «nella media» (72,9%): 2.056 alunni a fronte di una capacità teorica di 2.820. I consiglieri comunali chiedevano lumi anche sullo stato di conservazione degli stabili, di cui otto sono certificati con il label Minergie e in cinque sono stati posati degli impianti fotovoltaici. Ebbene, l’Esecutivo sottolinea che allo stato attuale si può fornire solo una «radiografia» parziale, in quanto «le diagnosi dei singoli edifici sono disponibili per gli immobili del quartiere di Bellinzona, negli altri quartieri sono in allestimento considerando l’anno di realizzazione o risanamento degli immobili per determinare la priorità delle attività».

«Assolutamente sì, purtroppo le dimensioni del parco immobiliare scolastico sono tali che gli investimenti necessari devono essere dilazionati e gestiti in base alle capacità d’investimento e operative della Città, bilanciando il fabbisogno finanziario degli immobili scolastici con la strategia d’investimento generale», risponde il Municipio alla domanda sul risanamento energetico e sul benessere di cui godrebbero gli allievi.

Progetti e «container»

L’Esecutivo si china infine su alcuni progetti. Nella frazione di Galbisio non è al momento previsto un nuovo asilo, mentre essendo tutti occupati gli spazi non è possibile riattivare due aule a Daro. C’è la licenza edilizia invece per la sede provvisoria della scuola dell’infanzia/Elementari a Molinazzo, a nord della capitale: sarà pronta a fine ottobre. Quanto rimarranno nei «container» gli allievi, chiedevano Pronzini e colleghi? Quelli dell’asilo (due sezioni) fino al 2030, anno in cui sarà pronta la sede in via Vallone; gli allievi delle Elementari fino al termine della ristrutturazione delle scuole Nord da quasi 14 milioni di franchi.

A questo proposito l’autorità comunale osserva che «in seguito alla ripresa del progetto da parte dei progettisti designati e alla revisione dello stesso, costi e progetto sono stati attualizzati. A breve sarà allestito un messaggio per la richiesta di un credito suppletorio». In estate, quindi alla fine delle scuole fra meno di tre mesi, verrà effettuato il trasloco. I lavori riguardanti il blocco A inizieranno nel gennaio 2024.

Addio all'ex Vita Serena

E a proposito di scuole (o, meglio, ex istituti), segnaliamo che il Municipio chiede un credito di 377.000 franchi per demolire lo stabile ex Vita Serena di Giubiasco. Il complesso, di proprietà della Città, è stato costruito all’inizio degli anni Settanta e per tre decenni è stato utilizzato quale scuola. Oltre ad essere fatiscente, sono state rilevate delle sostanze nocive in alcuni materiali. Il cantiere inizierà in giugno con la bonifica e si concluderà entro la fine di luglio. Dopo si procederà alla semina a prato verde dell’intera superficie.

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