Sentenza

Si è toccato davanti al figlio: sarà espulso

Pena sospesa per un 48.enne kosovaro, venti mesi con la condizionale, prosciolto però dalle accuse più gravi anche perché in tempi recenti è cambiata la giurisprudenza
© Shutterstock
Federico Storni
25.07.2023 17:25

L’impressione è che – fosse ipoteticamente caduta un anno fa – la sentenza pronunciata oggi dalla Corte delle assise criminali sarebbe stata diversa. Perché negli ultimi mesi la Corte d’appello e di revisione penale ha stretto i paletti riguardo l’analisi della credibilità delle presunte vittime di reati sessuali e ciò - combinato con un’inchiesta nata male - non ha permesso di escludere che il racconto del giovane che ha detto di essere stato molestato dal padre non sia stato (involontariamente) inquinato. La Corte, in altre parole, non ha ritenuto di avere abbastanza elementi per poter condannare il 48.enne alla sbarra – un kosovaro residente nel Luganese da quasi un quarto di secolo – per aver masturbato il proprio figlio (all’epoca dei fatti minore di 16 anni), per aver chiesto in due occasione di essere da lui masturbato e per avergli fatto vedere video porno.

L’uomo è per contro stato condannato per essersi masturbato in almeno tre occasioni di fronte al figlio (il reato è quello di ripetuti atti sessuali con fanciulli) e per ripetuta violazione del dovere d’educazione per aver tra l’altro picchiato più volte la propria prole. «Se ne è strafregato che le sue azioni potessero nuocere al figlio – ha detto il giudice Mauro Ermani nel condannarlo a venti mesi sospesi con la condizionale – e ha dato spiegazioni al limite dell’inquietante sul perché ha agito come ha fatto». L’uomo in inchiesta aveva infatti argomentato che se il minore non voleva vederlo compiere atti d’onanismo, semplicemente non doveva entrare in salotto. La Corte ha in ogni caso deciso che il 48.enne debba essere espulso dalla Svizzera: «Non si è mai integrato e ha condotto una vita ben lontana dai valori del nostro Paese». L’impressione è che l’imputato temesse questa misura ancor più della prospettiva di dover passare del tempo in carcere: quando Ermani gli aveva avanzato l’ipotesi durante l’interrogatorio era scoppiato in lacrime.

In questo articolo:
Correlati